Allarme siccità in Friuli, parte il monitoraggio dei pozzi artesiani

Incontro tra Regione e Comuni per i pozzi artesiani

Il Friuli Venezia Giulia ormai da mesi sta facendo i conti con la siccità che sta mettendo in ginocchio agricoltori e semplici cittadini. Per questo venerdì 8 luglio a Trieste è avvenuto l’incontro tra l’assessore regionale alla difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro e i sindaci dei 32 comuni che sono interessati dal fenomeno dei pozzi artesiani, in relazione al decreto regionale attuato per far fronte al problema.

“In Friuli Venezia Giulia siamo di fronte a una crisi idrica che nessuna persona in vita ha mai visto: da quando vengono fatti i rilevamenti (dopo il 1905) non si è mai verificata una situazione così grave. Si tratta di un’emergenza unica che ci richiama tutti a declinare la stessa sensibilità che abbiamo oggi per l’ambiente alla necessità di razionalizzare l’uso dell’acqua, evitando ogni forma di spreco – ha affermato Scoccimarro -. Da qui la costituzione di un tavolo tecnico con l’Arpa, i gestori del servizio idrico, una rappresentanza dei Comuni (Bassa friulana, Pordenonese e Isontino), la Protezione civile, l’Università di Trieste e l’Ordine degli geologi. Un tavolo di guerra, vista la gravità di quanto sta accadendo, finalizzato a coordinare sul tema dei pozzi artesiani l’applicazione degli interventi e condividere l’aggiornamento del testo del decreto”.

Il “tavolo di guerra” dovrebbe essere convocato oggi, in quanto i dati attuali della falda acquifera non sono confortanti: ad ora si sono superati i livelli di novembre 2003, una delle annate peggiori della Storia.

“Essendo un problema del tutto inedito in queste dimensioni – ha concluso
l’esponente della Giunta – nessuno può credibilmente sostenere di avere una soluzione certa in tasca. Per questo motivo, compito della politica è
assumere delle decisioni in base alle analisi e alle soluzioni elaborate dai tecnici, coinvolgendo in maniera costante e trasparente i territori
“.