Locali chiusi a Udine, il sindaco avverte: “Serve il rispetto delle regole”

L’appello del sindaco Fontanini dopo la chiusura dei locali a Udine.

Prima è toccato al Dusci, inaugurato da poco più di un’ora. E poi, è stato il turno del Contarena. Due locali chiusi in 24 ore, a Udine, per assembramento in un caso e per le sedie troppo vicine nell’altro. Gli inflessibili agenti della Polizia locale del capoluogo friulano non hanno voluto sentir ragioni, decretando la chiusura per tre giorni di entrambi gli esercizi commerciali.

E oggi, dal sindaco di Udine, Pietro Fontanini, giunge un appello destinato a esercenti, ristoratori e cittadini. “In questo momento delicato, mi sento di invitare tutti a rispettare le misure di distanziamento previste dai decreti del Governo e dalle ordinanze regionali – dice il primo cittadino -. Siamo in zona gialla e sono proprio contento che questo abbia permesso la riapertura, anche se parziale, di bar e ristoranti. Ma la situazione pandemica – ammonisce – è ancora molto preoccupante e il nostro ospedale di Udine è sotto pressione, perché ancora alti sono i numeri dei ricoveri e nelle terapie intensive”.

Da Fontanini arriva un invito ai comportamenti virtuosi. “Se tutti rispetteremo le regole potremmo godere la nostra bella città, anche in questi giorni che precedono il Natale, con tutto quello che di buono e di bello ha da offrire a tutti noi. Cerchiamo di non disperdere quanto abbiamo ottenuto con il lockdown parziale che abbiamo osservato. Siamo in zona gialla, ma purtroppo il restarci non è scontato. Dipende dal comportamento di ognuno di noi”.

Fontanini si rivolge a tutta la cittadinanza. “Chiedo ai più giovani di pensare anche alle persone anziane e fragili. Perché quando a gennaio riapriremo le scuole superiori, dobbiamo cercare tutti di evitare la terza ondata, che molti virologi prevedono per la fine di gennaio. Sarebbe un danno per tutti. Per l’economia, la cultura e la tenuta del nostro sistema sanitario. Fiduciosi nella scienza e aspettando il vaccino – conclude – facciamoci guidare dallo spirito del Natale e rispettiamoci gli uni gli altri“.

La chiusura dei due locali è stata accompagnata da molte polemiche.