Il Caffè Contarena verso la riapertura: le regole del Comune di Udine e bando in arrivo

Approvate le linee di indirizzo per la gestione del Caffè Contarena.

La giunta comunale di Udine nel corso dell’ultima seduta ha approvato le linee guida per la concessione del servizio di gestione dello storico caffè Contarena. “Siamo in dirittura d’arrivo – conferma l’Assessore al Patrimonio Gea Arcella – da qui alla fine di febbraio sarà pubblicato il nuovo bando. Siamo certi che ci sarà interesse da parte degli operatori a voler partecipare per restituire alla città uno dei luoghi d’incontro più amati”. L’accordo con il Comune avrà una durata di nove anni, limite massimo previsto dal regolamento per la concessione del patrimonio immobiliare dell’ente: “L’intento è proprio quello di costruire un rapporto di lunga durata per garantire finalmente la continuità del servizio, che dovrà essere accessibile con ampia apertura oraria dalla mattina fino a sera e sette giorni su sette” illustra l’Assessore.

Il canone per la concessione del Contarena.

Al fine di agevolare l’avvio delle attività il canone della concessione previsto dal Comune è modulato nel primo triennio in misura crescente, cioè prevedendo inizialmente una riduzione del canone che poi regolarmente verrà corrisposto nella sua interezza a partire dal terzo anno di contratto. “Questa è una prassi in uso nelle locazioni commerciali ed adottata anche da altri comuni, finalizzata a sostenere l’avviamento dell’attività” spiega Arcella “anche in considerazione della necessità di rifidelizzare la clientela e di provvedere agli allestimenti e alle attrezzature. Il canone previsto sarà comunque parametrato ai dati immobiliari forniti dall’Agenzia delle Entrate e potrà essere eventualmente proposto al rialzo in sede di gara da parte delle imprese interessate”.

Si vuole preservare anche l’immagine e la storia.

Un altro aspetto fondamentale sarà quello di restituire alla città un luogo storico, migliorandone l’immagine e l’offerta, anche in chiave turistica. L’idea infatti è quella di dar vita un luogo estremamente attrattivo, sulla scorta di quello che accade in altre città del nordest come Padova o Trieste. “Nelle linee guida abbiamo previsto delle indicazioni che riguardino lo standard del servizio, che deve essere appropriato alla storia e alla tradizione del locale. Un livello che riguarderà il personale e la qualità dell’offerta enogastronomica e dei prodotti a disposizione dei clienti”. Dovrà anche essere garantito un allestimento dei locali che rispetti il prestigio e il valore dell’ambiente.

Per quel che riguarda il servizio di somministrazione verrà richiesto che il nuovo gestore, oltre a mantenere i servizi di enoteca e bar/caffetteria, in continuità con quanto già accaduto in passato, integri un servizio di “pranzi veloci” e, a sua scelta, potrà formulare eventuali proposte migliorative.

Il bando in arrivo.

Approvate dalla giunta comunale le linee di indirizzo per la predisposizione del documento, gli uffici ora completeranno il bando di affidamento, che dovrebbe essere pubblicato entro il mese di febbraio e che conterrà anche la tabella dei criteri di attribuzione del punteggio. Al termine del periodo di pubblicazione, indicativamente entro il mese di marzo, verrà nominata la commissione che valuterà le offerte pervenute e che si pronuncerà dopo aver esaminato tutte le proposte giunte a Palazzo D’Aronco.