Centro Antiviolenza di Udine, sono sempre di più le donne che chiedono aiuto

Nei primi 9 mesi del 2025 sono 146 le donne che hanno chiesto aiuto al Centro Antiviolenza Zero Tolerance di Udine.

Il Centro Antiviolenza “Zero Tolerance” del Comune di Udine conferma, anche nel 2025, il proprio ruolo centrale nel contrasto alla violenza di genere. Dall’inizio dell’anno al 30 settembre, il servizio comunale ha accolto e aiutato già 146 donne che hanno intrapreso un percorso di fuoriuscita dalla violenza, a fronte delle 181 di tutto il 2024 e le 166 del 2023. Si tratta di una media di 16,2 donne ogni mese, più del 2024 quando erano mediamente 15 e del 2023, quando il numero si fermava a 13,8.

A fare il punto sui numeri è stata l’Assessora alle pari opportunità Arianna Facchini. “Tutti i servizi di Zero Tolerance sono erogati a titolo gratuito e nel rispetto della riservatezza, anonimato e autodeterminazione delle donne, che sono accolte da personale esclusivamente femminile, organizzato in equipe multidisciplinare – sottolinea Facchini – . “Si tratta di un servizio comunale, e questo è un fatto di grande valore. Ci auguriamo che il trend di crescita del centro sia legato a un aumento della fiducia nelle Istituzioni e nei servizi antiviolenza. La coscienza del fenomeno e la richiesta di aiuto rappresentano il primo passo, forse il più difficile, di un percorso verso la libertà. Questa consapevolezza cresce anche grazie alla cultura e ai momenti di sensibilizzazione che, come amministrazione, promuoviamo insieme alla Commissione Pari Opportunità e al mondo associativo. È attraverso l’educazione, il dialogo e la partecipazione collettiva che è possibile costruire una comunità consapevole dei fenomeni di violenza, contrastandoli alla radice”, le parole dell’assessora.

Protezione e accoglienza.

Dai dati emerge infatti un servizio in crescita negli anni. Sul fronte dell’accoglienza, nei primi nove mesi del 2025 Zero Tolerance ha offerto accoglienza a 20 nuclei familiari e 38 minori, per un totale di 58 persone accolte tra accoglienza in case rifugio, la cosiddetta protezione di primo livello, e accoglienza in emergenza, nuovo servizio che può essere attivato dagli operatori delle forze dell’ordine, del Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia e dei Servizi Sociali Professionali per offrire protezione immediata in caso di pericolo per la propria incolumità. A fine 2024, le donne e i minori che avevano trovato protezione e accoglienza – tra accoglienza d’emergenza e case rifugio – erano stati complessivamente 56, mentre nel 2023 42. In più, a questi dati si aggiungono le 168 donne che hanno richiesto telefonicamente informazioni, consulenze o sostegno.

Il servizio Zero Tolerance continua a rappresentare una rete di sostegno concreta e strutturata per le donne vittime di violenza fisica, psicologica, economica e sessuale, maltrattamenti e/o stalking. Nel corso del 2025 il sistema di protezione si è ulteriormente rafforzato con l’attivazione della Casa di Semiautonomia, una protezione di secondo livello, uno spazio di transizione verso l’indipendenza abitativa, sociale ed economica.

Il Reddito e il Microcredito di LIbertà.

Il Comune di Udine è anche punto di riferimento per le donne residenti a Udine e in carico a un centro antiviolenza per due misure nazionali e regionali di sostegno economico: il Reddito di Libertà, contributo economico volto a favorire l’autonomia abitativa e personale, oltre al percorso scolastico dei figli minori, e il Microcredito di Libertà, fondo che permette di accedere a piccoli prestiti a tasso agevolato per superare una temporanea difficoltà finanziaria o sviluppare un’iniziativa imprenditoriale, sempre nell’ambito del percorso intrapreso in Zero Tolerance. Nel 2025, al Comune di Udine sono state presentate 11 domande di Reddito di Libertà e 5 domande di Microcredito di Libertà.