A Udine consegnate 25 nuove case Ater di via Mantova

Le nuove case Ater di Udine.

Sono 25 i nuclei familiari che risiederanno nell’edificio residenziale al numero 60 di via Mantova a Udine, fabbricato di recente costruzione dell’Ater Udine, dove sono a loro disposizione altrettanti nuovi alloggi, consegnati oggi agli assegnatari dall’Azienda Territoriale per l’edilizia residenziale alla presenza dei vertici, del sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, e dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio, Cristina Amirante. 

Tra questi nuclei familiari, 6 sono nuclei giovani (17 persone) e 2 anziani (2 persone), per un totale di 75 persone (in media 3 persone per alloggio), di cui 35 minori (il 47%).  Il fabbricato, che rispetterà i requisiti di accessibilità per disabili, nel rispetto delle norme sul superamento delle barriere architettoniche ed è classificato secondo la procedura CasaClima, è costituito da 5 alloggi tricamere, 18 bicamere (2 accessibili a persone con disabilità motoria) 2 monocamera. In ordine alla cittadinanza, i nuclei familiari sono suddivisi in 12 italiani, 3 comunitari e 10 extra Ue. 

L’intervento ha riguardato la realizzazione del nuovo fabbricato in via Mantova, nell’ambito di un’area a Nord, Nord/Ovest del Comune di Udine, a completamento della potenzialità edificatoria del lotto, sul quale insistono già due fabbricati. Gli alloggi sono destinati ad accontentare un’utenza corrispondente alle caratteristiche richieste per l’assegnazione degli alloggi Ater in Edilizia Convenzionata. 

Le parole del sindaco De Toni.

“L’inaugurazione del nuovo edificio Ater ben si inserisce nella nuova Udine che stiamo progettando, una città che tragga linfa dai suoi quartieri e che dei quartieri faccia la sua più grande ricchezza”, ha sottolineato il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni.

“Le Politiche abitative per l’edilizia sociale sono un tema a cui abbiamo voluto dedicare particolare attenzione, affidando una delega specifica a un membro della giunta, l’Assessore Andrea Zini. Solo nello scorso febbraio come Amministrazione abbiamo promosso la prima riunione del tavolo comunale dell’abitare, a cui ha partecipato anche il direttore Lorenzo Puzzi. Ater è un alleato fondamentale delle istituzioni nel dare, come in questo caso, risposte pronte a esigenze nuove. Con le 25 nuove abitazioni consegnate oggi, mettiamo al centro i cittadini, fornendo una soluzione a bisogni abitativi emergenti e stando al passo al contempo con l’innovazione tecnologica. L’edilizia e l’urbanistica, del resto, sono ambiti che nei loro programmi hanno una grande componente sociale, in risposta alle fragilità della popolazione. Gli sviluppi sociali che stiamo affrontando e affronteremo nel prossimo futuro necessitano di soluzioni sempre più celeri, flessibili e al tempo stesso lungimiranti. A questo scopo – conclude De Toni – a tutela del diritto dell’abitare, sarà sempre più importante costruire un’alleanza istituzionale con la Regione”.

Il commento dell’assessore Andrea Zini.

L’Assessore alle Politiche abitative per l’edilizia sociale Andrea Zini ha evidenziato come “per le politiche abitative sociali sia fondamentale costruire e rafforzare costantemente un dialogo che coinvolga il Comune, la Regione e tutti i soggetti protagonisti dell’edilizia sociale regionale, come Ater. É soltanto attraverso un’alleanza tra tutti questi soggetti che sapremo generare nuove occasioni per interloquire, creare connessioni operative e dare in questo modo risposte concrete ai bisogni dell’abitare sociale.
L’Assessore ha poi ricordato il grande progetto Pinqua che trasformerà il quartiere ovest di Udine: “Il progetto, i cui lavori sono prossimi alla partenza, é una prima grande opportunità dell’Amministrazione per approfondire il tema dell’abitare come elemento di stabilità sociale nel quartiere di San Domenico. Sarà l’occasione, infatti, non solo per migliorare la vivibilità di uno dei quartieri storici e più abitati della città, ma anche per valutare gli strumenti per la socialità e la solidarietà per proseguire nel percorso che abbiamo intrapreso”.