Udine, post istigatori e adesioni dagli ultrà: vietato il corteo sulla sicurezza, sarà solo sit in

La Questura ridimensiona il corteo sulla sicurezza a Udine.

Doveva essere una “Passeggiata per la sicurezza”, ma sarà solo un sit in: la Questura di Udine, infatti, ha ridimensionato il corteo previsto per venerdì 19 settembre, rilevando troppe criticità. L’iniziativa, promossa in seguito all’accoltellamento del giovane imprenditore Gabriele Dusso in piazza San Giacomo, si svolgerà quindi come manifestazione statica nel centro storico della città.

Tra le motivazioni principali del cambiamento, come emerso durante il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica tenutosi martedì mattina in Prefettura e riportato nella nota della Questura, ci sono: la pubblicazione di post istigatori da parte del promotore (poi cancellati); la partecipazione di un numero consistente di persone riconducibili all’ambiente ultras; le tensioni politiche e le strumentalizzazioni legate all’amministrazione comunale e a realtà di destra.

La posizione del Comitato Udine Sicura.

Il Comitato Udine Sicura ha confermato che supporterà l’organizzazione dell’evento, ma il direttivo non parteciperà direttamente. “Con questa scelta – spiegano in una nota – vogliamo evitare strumentalizzazioni politiche e concentrarci sul vero obiettivo: migliorare la sicurezza in città”.

“Riteniamo che la sicurezza rappresenti un problema reale, che toglie serenità e libertà ai cittadini. Per questo motivo abbiamo invitato il sindaco Alberto Felice De Toni, persona capace, moderata e aperta al confronto, con l’intento di avviare un dialogo costruttivo. Siamo consapevoli che amministrare una città come Udine non sia semplice: la situazione legata alla sicurezza è complessa e non può essere risolta facilmente”.

“Ancora più arduo – continua la nota del Comitato -, è il compito del sindaco quando, accanto a lui, vi sono giovani inesperti che con atteggiamenti arroganti e ideologici si pongono come maestri senza avere nulla da insegnare, imponendo visioni scollegate dalla realtà. In questo contesto, riconosciamo che quello del sindaco De Toni sia un ruolo particolarmente difficile”.