La Fifa ha multato la Federcalcio per i fischi all’inno degli ospiti e una tentata invasione durante la partita Italia-Israele.
La FIFA ha inflitto una multa di 12.500 franchi svizzeri, circa 13mila euro, alla Federcalcio italiana per quanto accaduto durante Italia-Israele, match di qualificazione andato in scena lo scorso 14 ottobre al stadio Friuli di Udine. Al centro del provvedimento disciplinare, il comportamento di una parte del pubblico: in particolare, i fischi uditi durante l’inno nazionale israeliano e una tentata invasione di campo nei primi minuti della ripresa.
Secondo quanto riportato dalla Federazione internazionale, l’Italia ha violato l’articolo 17 del Codice disciplinare FIFA, che riguarda “la condotta impropria del pubblico”. La Curva Nord dello stadio friulano — il lato che in quel momento ospitava la porta difesa da Israele — è finita sotto osservazione per due episodi: i fischi durante l’inno israeliano e il tentativo di due tifosi di superare le barriere di sicurezza e invadere il campo. Tentativo prontamente bloccato dagli steward e che molti presenti, stando alle testimonianze, nemmeno hanno notato.
Un evento, quello di Udine, che si è svolto in un clima surreale, segnato dal conflitto in corso tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. Il match era stato inserito in un contesto delicatissimo, con il cessate il fuoco ancora lontano e tensioni diffuse anche fuori dallo stadio. Per questo, le autorità avevano disposto misure di sicurezza straordinarie: tiratori scelti sui tetti, droni in volo, controlli capillari ai varchi di accesso, spazi vuoti tra le prime file per facilitare l’intervento in caso di disordini.




