Pesci e tecnologia: l’Università di Udine apre un impianto di acquacoltura all’avanguardia

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L’innovativo impianto di acquacoltura dell’Università di Udine.

Un nuovo impianto di acquacoltura sostenibile e circolare sta per entrare in funzione a Udine, unico nel Triveneto per le sue caratteristiche innovative. La struttura, situata presso l’Azienda agraria universitaria “Antonio Servadei” a Pagnacco, sarà inaugurata venerdì 10 ottobre alle 15, nell’ambito del progetto europeo Circular Rainbow, coordinato dal Dipartimento di Scienze agroalimentari e ambientali dell’Università di Udine.

Una struttura all’avanguardia

L’impianto è progettato per il ricircolo dell’acqua, ottimizzando così l’uso di questa risorsa preziosa e valorizzando i reflui. Grazie a questa tecnologia, l’acquacoltura diventa più sostenibile e rispettosa dell’ambiente, con potenzialità di applicazione anche a livello industriale. All’inaugurazione saranno presenti il delegato dell’Ateneo alla ricerca, Francesco Pitassio, il direttore del Dipartimento, Edi Piasentier, e la responsabile scientifica del progetto, Gloriana Cardinaletti.

Convegno sull’acquacoltura circolare

La giornata di venerdì si aprirà già alle 9 nella Sala della vite e del vino del Dipartimento, a Udine, con un convegno dedicato all’acquacoltura sostenibile e competitiva. Durante l’incontro verranno affrontati aspetti tecnologici e mangimistici, con l’obiettivo di rendere le attività acquicole più efficienti e rispettose dell’ambiente. I saluti iniziali saranno affidati ai direttori del Dipartimento, Edi Piasentier, del Ciheam di Bari, Biagio Di Terlizzi, e dell’Associazione piscicoltori italiani, Andrea Fabris.

Interventi scientifici e innovazioni

Tra le relazioni previste, quelle sul progetto Acquainnova 2.0, dedicato a mangimistica circolare e alimentazione sostenibile di trote e orate, presentato da Roberto Pastres del Ciheam ed Emilio Tibaldi dell’Università di Udine. Lucilla Iacumin e Giulia Pascon illustreranno la risposta integrata di trota e orata ai mangimi circolari, mentre Piasentier e Saida Favotto analizzeranno il gradimento sensoriale dei pesci alimentati con mangimi circolari.

Altri interventi riguarderanno studi di fattibilità e analisi costi-benefici per le imprese acquicole italiane, la resilienza nella troticoltura e sistemi innovativi di ricircolo a basso consumo energetico. Infine, Francesca Tulli e Alessandro Chiumenti presenteranno le potenzialità dei reflui di una troticoltura a ricircolo, completando così il quadro della sostenibilità applicata.