Italia-Israele si giocherà ancora a Udine: lo stadio Friuli di nuovo casa degli Azzurri

Italia-Israele si giocherà ancora allo stadio Friuli: Udine si prepara.

La partita tra Italia e Israele, valevole per le qualificazioni ai Mondiali del 2026, si disputerà il prossimo 14 ottobre allo stadio Friuli – Bluenergy Stadium di Udine. Un ritorno carico di significato, esattamente a un anno di distanza dalla sfida di Nations League che vide protagonisti gli stessi avversari sullo stesso terreno.

Questa volta, però, in palio c’è molto di più. Gli Azzurri, ora guidati da Gennaro Gattuso, si giocano una parte importante del loro percorso verso il torneo intercontinentale che si disputerà tra Canada, Stati Uniti e Messico. Dopo due mancate qualificazioni consecutive, la Nazionale cerca riscatto, e ogni punto diventa decisivo. Ma la posta in gioco non è solo calcistica.

La sfida della sicurezza

Se già lo scorso anno Udine fu trasformata in una cittadella blindata con oltre mille agenti impiegati per garantire la sicurezza durante il match, questa edizione si preannuncia ancora più complessa. Non solo perché le tensioni geopolitiche legate al conflitto israelo-palestinese si sono ulteriormente aggravate, ma anche per il coinvolgimento diretto dell’Iran nelle ostilità con Israele. Il contesto globale è incandescente, e le preoccupazioni legate all’ordine pubblico e alla sicurezza sono concrete.

Le parole del sindaco De Toni.

“Abbiamo appreso della decisione congiunta di Ministero dell’Interno e di Federcalcio in merito alla prossima gara di Italia – Israele, prevista per ottobre. Prendiamo atto che la nostra città offre garanzie di sicurezza ed efficienza nell’organizzare un evento di simile portata. Tuttavia riteniamo che, considerate la recrudescenza della guerra, ormai sempre più estesa, e le difficili questioni di sicurezza che la gara con Israele implica, Udine avesse già dato il proprio contributo“, ha commentato il sindaco De Toni.

“Al di là delle considerazioni di opportunità in merito alla gara stessa, la posizione di Udine è, dal primo giorno, orientata alla necessità della pace, testimoniata dalla collaborazione con Rondine e dalla mozione firmata un mese fa da tutti i consiglieri di maggioranza in consiglio comunale, con cui chiediamo il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi, il diritto ad esistere dello Stato di Palestina come da risoluzione Onu del 1947 e il suo riconoscimento da parte dello stato italiano, il rispetto dei diritti umani e dei bambini e del diritto internazionale. Se Udine ospiterà la gara della nazionale italiana lo farà per spirito istituzionale, per rivendicare per l’ennesima volta la necessità della pace e con l’auspicio che vengano messe in campo tutte le forze necessarie per garantire lo svolgimento in sicurezza dell’evento”.