All’ospedale di Udine un mosaico per ringraziare gli operatori della sanità

Udine, all’ospedale Santa Maria della Misericordia un mosaico per gli operatori della sanità.

All’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine è stato scoperto un mosaico dedicato agli operatori della sanità. “Il terzo settore rappresenta un pilastro fondamentale della nostra società e una risorsa preziosa per le istituzioni che possono adottare misure più efficaci e vicine ai bisogni e alle attese delle persone. Va in questo senso la recente decisione dell’amministrazione comunale di Udine di stanziare 180 mila euro per le realtà del terzo settore e religiose per progetti di inclusione e per la valorizzazione delle persone fragili, emarginate o in condizione di svantaggio e solitudine”.

Lo ha detto oggi a Udine l’assessore Eleonora Meloni, intervenuta in rappresentanza del sindaco De Toni alla cerimonia di scoprimento all’ospedale Santa Maria della Misericordia del mosaico donato dalle associazioni dei cardiotrapiantati (ACTI), emodializzati (ANED) alla quale hanno preso parte, tra gli altri, anche il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro e l’assessore regionale alla salute Riccardo Riccardi, il direttore generale Caporale.

“La pandemia ha reso ancora più evidente il valore della salute – ha spiegato Meloni – quale presidio da preservare e rafforzare. Sia ponendo sempre più al centro la persona e i suoi bisogni concreti nel territorio in cui vive, sia – ha puntualizzato – sostenendo il nostro personale sanitario senza far ricadere su di loro gli sforamenti dei vincoli di spesa”.

Riccardi: “Un grazie ai professionisti della salute”.

“Nelle parole non dette di quest’opera d’arte – ha detto invece l’assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi – nel suo simbolismo e nella sua modalità di comunicazione immediata, c’è tutta la forza della generosità e del sentire profondo di chi ha voluta donarla ai nostri professionisti della salute: uomini e donna senza il cui sforzo, competenza e grande cuore, non avremmo potuto reggere l’urto devastante della pandemia; un’opera che resterà a memoria del loro straordinario operato, ieri come oggi”.