Rigenerazione urbana, Udine un esempio a livello nazionale

L’esempio di Udine al Festival della Rigenerazione Urbana di Roma.

L’assessore a pianificazione territoriale, edilizia privata, politiche abitative per l’edilizia sociale Andrea Zini ha partecipato al festival della rigenerazione Urbana “Città in scena” di Roma, promosso e realizzato dall’Associazione nazionale costruttori edili (Ance).

Il festival si è sviluppato in una densa cinque giorni – dal 13 al 17 dicembre – che ha previsto incontri, presentazioni, proiezioni e dibattiti volti a descrivere le nuove prospettive e le migliori pratiche europee sui processi di rigenerazione urbana, con una panoramica di tutti i soggetti coinvolti, dalle istituzioni alla società civile.

Nel corso dell’incontro “L’impatto sociale della rigenerazione urbana”, moderato dal vicepresidente dell’Ance Piero Petrucco, l’assessore Zini ha avuto modo di aggiungere al dibattito nazionale anche il caso di Udine, impegnata in un profondo piano di rigenerazione dei suoi spazi urbani. Particolare attenzione è stata rivolta al progetto Pinqua, che restituirà al quartiere di San Domenico un patrimonio abitativo e di servizi più̀ adeguato alle nuove esigenze, con alti standard dal punto di vista abitativo ed edilizio.

“Sono particolarmente orgoglioso di aver portato l’esempio della nostra città su un palco di interesse nazionale”, ha commentato l’assessore Zini. “Recentemente abbiamo approvato la fase esecutiva del progetto Pinqua, grazie al quale riqualificheremo profondamente il contesto urbano ovest della città di Udine, in assoluto uno dei centri più storicamente vivi del nostro tessuto sociale. Il caso di San Domenico è particolarmente emblematico – ha spiegato – perché si tratta di un ambiente urbano in cui il processo di rigenerazione edilizia si è intrecciato, si intreccia e si intreccerà profondamente con le sue dinamiche sociali“.

L’assessore Zini ha poi evidenziato come la riqualificazione di San Domenico potrà essere “un esempio significativo di rigenerazione urbana, non solo perché cambierà l’immagine di un quartiere storico di Udine, ma soprattutto perché proseguirà in futuro il percorso che ha portato alla fase esecutiva e che ha coinvolto attivamente tutte quelle realtà che operano sul territorio, dalla parrocchia alle associazioni, passando per le realtà sociali del terzo settore, senza dimenticare, ovviamente, i cittadini e le cittadine”.