Udine premia il merito dei giovani: assegnate le borse di studio Di Toppo Wassermann

Il Comune di Udine ha assegnato le borse di studio Di Toppo Wassermann.

Sono state consegnate ieri, nella Sala Giunta di Palazzo d’Aronco, le borse di studio “Di Toppo Wassermann”, il riconoscimento promosso dal Comune di Udine grazie alla rendita del lascito testamentario dell’omonima famiglia, da sempre legato al sostegno e alla crescita culturale dei giovani del territorio. A presiedere la cerimonia è stato l’assessore alla Cultura, Istruzione e Università Federico Pirone.

Le borse, del valore di 5 mila euro ciascuna, vengono assegnate ogni anno a studenti particolarmente meritevoli residenti nell’ex Provincia di Udine e iscritti al primo anno dell’Università di Udine o degli Istituti Tecnici Superiori cittadini. Una tradizione che affonda le sue radici nella storia filantropica della famiglia Di Toppo Wassermann, che attraverso il proprio lascito scelse di investire nella formazione come fondamento di crescita civile e sociale.

I vincitori.

Per l’edizione 2025, i riconoscimenti sono stati assegnati a Beatrice Buttus, di Torreano, iscritta al corso di laurea in Beni Culturali – Archivistico Librario, e a Angelo Dellapicca, di Ruda, iscritto al corso di laurea in Discipline dell’Audiovisivo, dei Media e dello Spettacolo. Quest’ultimo, impossibilitato a partecipare, è stato rappresentato da un amico delegato.

Alla cerimonia hanno preso parte anche il direttore della Scuola Superiore dell’Università di Udine Alessandro Peressotti e la direttrice dell’ITS Malignani Ester Iannis, che hanno portato il saluto delle rispettive istituzioni e rivolto parole di incoraggiamento ai giovani premiati.

Le parole dell’assessore.

“La borsa di studio Di Toppo Wassermann è un segno concreto dell’attenzione che la nostra comunità vuole riservare ai suoi giovani” ha sottolineato l’assessore Pirone, ricordando il valore simbolico e culturale del riconoscimento. “Premiare i nostri studenti significa non solo riconoscere il loro impegno, ma anche rinnovare un gesto di fiducia verso le nuove generazioni, confermando il ruolo centrale dell’istruzione e della cultura come strumenti di crescita individuale e collettiva”.