Udine avvia il percorso partecipativo per il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile

Udine guarda al futuro della mobilità. È iniziato il lavoro per costruire insieme il nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) e il Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), strumenti fondamentali per migliorare gli spostamenti in città.

Si tratta di una novità assoluta per la città di Udine, che per la prima volta elabora in modo integrato i due strumenti fondamentali per la pianificazione della mobilità. Il PUMS – mai realizzato prima a Udine – rappresenta il documento strategico di riferimento per orientare le scelte sulla mobilità del capoluogo nei prossimi dieci anni, mentre il PGTU ne costituirà il braccio operativo, garantendo la concreta attuazione delle strategie delineate nel piano principale.

“Parlare di mobilità sostenibile non significa soltanto occuparsi di traffico e circolazione, ma garantire il diritto di muoversi per tutte le persone, con tutti i mezzi possibili, e permettere a ciascuno di vivere, spostarsi e lavorare in sicurezza e con semplicità. È la prima volta – spiega l’Assessore alla mobilità Ivano Marchiol – che Udine si dota contemporaneamente del PUMS e del PGTU. “Il PUMS è un documento inedito per la nostra città, e per la prima volta viene accompagnato dal suo piano attuativo. Questo significa che non solo elaboriamo una visione di lungo periodo per la mobilità urbana, ma ci assicuriamo anche che gli obiettivi non restino sulla carta. Con il PGTU traduciamo quella visione in azioni concrete, capaci di incidere sulla vita quotidiana delle persone”.

Un percorso aperto alla città

Il Comune di Udine, che ha già affidato la redazione dei due documenti, apre ora un percorso partecipativo rivolto ai cittadini, alle associazioni e ai portatori di interesse. Il processo, costruito secondo le linee guida europee e ministeriali per la pianificazione della mobilità sostenibile, sarà articolato in diversi momenti di ascolto e confronto.

A partire da domani sarà online un questionario aperto a tutti, disponibile sul sito istituzionale del Comune e sui canali social, che permetterà di raccogliere le opinioni, le abitudini di mobilità e le proposte dei cittadini. Nei prossimi mesi seguiranno tavoli di lavoro e incontri pubblici dedicati all’analisi delle criticità, alla definizione degli obiettivi e alla costruzione condivisa delle strategie per il futuro della mobilità urbana.

Il PUMS e il PGTU di Udine saranno redatti in coerenza con la normativa nazionale che prevede, per i capoluoghi con ruolo di nodo intermodale come Udine e Trieste, l’adozione dei due strumenti entro il 31 dicembre 2027.

Una scelta politica per il futuro

L’attuale piano della mobilità risale al 2011, mentre il piano del traffico non viene aggiornato da oltre vent’anni. Il nuovo PUMS avrà un orizzonte decennale, mentre il PGTU avrà durata biennale, consentendo di tradurre linee strategiche in azioni e progetti concreti, anche sulla base degli indirizzi dell’Unione Europea.

Con questo percorso, l’Amministrazione comunale compie una scelta politica di visione e responsabilità, impegnandosi a costruire una città più accessibile, sicura e sostenibile. L’obiettivo è quello di mettere nero su bianco un modello di mobilità che migliori la qualità della vita urbana, riduca le emissioni e favorisca l’uso di mezzi alternativi all’auto privata, integrando trasporto pubblico, ciclabilità e percorsi pedonali.

Il PUMS e il PGTU rappresentano dunque un impegno concreto per una Udine più vivibile e più vicina alle persone, dove la mobilità diventa un diritto e un’opportunità per tutti.