A Udine Est nasce la prima Casa di Quartiere della città: ecco di cosa si tratta

La prima Casa di Quartiere sarà al quartiere Aurora, poi a Paderno.

A Udine prende forma la prima Casa di Quartiere della città. La giunta comunale ha infatti approvato, martedì scorso, il Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DOCFAP) per la realizzazione del presidio civico nel quartiere Aurora. Si tratta del primo passo formale previsto dal Codice degli Appalti, teso a valutare e confrontare soluzioni progettuali alternative prima di arrivare alla definizione del progetto esecutivo.

Il progetto interessa l’area dell’ex scuola Friz – poi sede dei laboratori dell’istituto Stringher – in via Gastone Valente, alle spalle del campo da rugby e nelle immediate vicinanze della direttrice verso Bariglaria, in una delle zone più densamente popolate della città (oltre 14.000 residenti considerando Aurora e Laipacco). L’investimento previsto ammonta a circa 4 milioni di euro, interamente finanziati dal Comune. La tabella di marcia prevede l’approvazione del progetto esecutivo nel 2026, l’apertura del cantiere nel 2027 e il completamento dei lavori entro il 2028.

“Con questo progetto vogliamo dare corpo alla nostra visione di una Udine policentrica, dove tutti i quartieri siano protagonisti della vita cittadina e dove l’amministrazione sia realmente vicina alle persone”, ha dichiarato il sindaco Alberto Felice De Toni. “Le case di quartiere saranno luoghi aperti, animati, vivi: spazi dove offrire servizi, ma anche dove ritrovarsi, confrontarsi e progettare insieme il futuro delle nostre comunità. Al momento abbiamo programmato due interventi, uno in quartiere Aurora mentre il prossimo sarà destinato a Paderno. Inoltre, a Laipacco abbiamo previsto alcune opere ad hoc per zone specifiche, in primis l’area sportiva”.

L’ipotesi progettuale.

Il nuovo edificio è pensato per offrire ambienti accoglienti e funzionali, con ampi porticati esterni, grandi superfici vetrate e percorsi interni valorizzati, in un dialogo costante tra spazi aperti e costruito.

Sono previste due sale polifunzionali rispettivamente da 155 e 80 metri quadrati, separabili o unificabili grazie a una parete mobile. A queste si aggiungono sei stanze da circa 35 metri quadrati ciascuna, dedicate alle associazioni e pensate per un uso flessibile e condiviso. Completa il quadro uno spazio autonomo per i servizi sociali, con ambulatori, sala d’attesa e servizi igienici, dotato di accesso indipendente.

Gli spazi sono connessi tra loro da percorsi interni ben strutturati, con al centro una corte che dovrebbe fungere da punto di raccordo tra le diverse funzioni. L’accesso principale all’edificio è previsto da via Modotti, così da garantire una connessione diretta e facilmente leggibile con il quartiere.

Anche l’orientamento e l’esposizione alla luce naturale sono aspetti tenuti in considerazione. Gli spazi destinati a funzioni diurne sono infatti orientati verso sud-est, così da beneficiare della luce del mattino e del primo pomeriggio, mentre quelli pensati per un uso serale, come le sale delle associazioni, guardano a nord-ovest e ricevono luce diretta solo nelle ore del tardo pomeriggio e della sera.

“La nuova Casa di Quartiere – sottolinea l’assessore alle opere pubbliche Ivano Marchiol – sarà un edificio perfettamente integrato in un contesto urbano pensato per la mobilità sostenibile, situato a ridosso dell’arteria ciclabile FVG 4. Si tratta di un intervento che guarda con grande attenzione alla sostenibilità ambientale e all’ottimizzazione energetica, con soluzioni progettuali mirate a contenere i consumi e valorizzare le fonti rinnovabili. L’armonia tra spazi interni ed esterni sarà un punto di forza del progetto: le aree esterne saranno recintate, curate e arricchite con sedute e elementi verdi di qualità, offrendo così al quartiere un luogo moderno, vivibile e a misura di persona, capace di rispondere ai bisogni di socialità e benessere della comunità”.

Un presidio civico per la comunità

La Casa di Quartiere vuole essere molto più di un semplice edificio. Sarà un punto di riferimento per associazioni, cittadini e servizi. Uno spazio dedicato alla socialità, al welfare di prossimità e alla progettazione dal basso.

“È un progetto che rispecchia pienamente il nostro impegno per una città che si costruisce dal basso, insieme alle persone – ha commentato Rosi Toffano, assessora ai quartieri, alle associazioni e alla sicurezza partecipata -. Questa prima Casa di Quartiere è il risultato di un lavoro che parte dall’ascolto, dalla presenza dell’amministrazione sul territorio e dal coinvolgimento attivo di associazioni e cittadini. Sarà un presidio vivo, aperto e accessibile, che potrà accogliere progetti, attività e servizi in grado di rafforzare la comunità e il senso di appartenenza. Un passo concreto verso una Udine più coesa, partecipata e sicura”.

Presentazione pubblica il 24 luglio

Il progetto sarà presentato al quartiere mercoledì 31 luglio alle ore 18, presso l’ex Caserma Osoppo, alla presenza del sindaco Alberto Felice De Toni, dell’assessore alle opere pubbliche Ivano Marchiol e dell’assessora a partecipazione e quartieri Rosi Toffano. Sarà un’occasione per condividere con i cittadini il percorso avviato, illustrare l’ipotesi progettuale e raccogliere osservazioni e suggerimenti dalla comunità.

Lo stato di fatto.