Minacce agli assessori di Udine, condanna unanime. Fedriga: “Inaccettabili intimidazioni”

Condanna unanime alle minacce ricevute da Venanzi, Marchiol e Dazzan.

Le pesanti minacce subite dal vicesindaco di Udine Alessandro Venanzi e dagli assessori Ivano Marchiol e Chiara Dazzan hanno suscitato una condanna unanime e trasversale. Tra istituzioni, forze politiche e associazioni, tutti hanno espresso vicinanza agli amministratori, sottolineando l’inaccettabilità di atti che minano la serenità del dibattito democratico.

Solidarietà dai consiglieri comunali

A livello comunale, diversi gruppi hanno voluto esprimere solidarietà agli esponenti della giunta De Toni. Luca Onorio Vidoni, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, ha dichiarato:
“Esprimo a nome del gruppo la più ferma solidarietà e vicinanza al vicesindaco, all’assessore Marchiol e agli altri membri della Giunta. Atti del genere sono intollerabili. È dovere di tutti, maggioranza e opposizione, abbassare i toni e dare l’esempio, anche sui social.”

Francesca Laudicina, capogruppo della Lega in Comune, ha aggiunto: “Fatti inaccettabili che minano la serenità del confronto democratico. Ringrazio le forze dell’ordine e sottolineo che questi episodi non devono essere strumentalizzati politicamente.” Stefano Salmè (Io Amo Udine – Liberi Elettori) ha sottolineato: “Minacciare un amministratore significa colpire le istituzioni. La democrazia si difende con il confronto delle idee, mai con la violenza o l’intimidazione.”

Infine, Giulia Manzan, capogruppo della lista civica Fontanini sindaco, ha commentato: “La violenza in ogni sua forma va sempre condannata. Solidarietà al vicesindaco e ai colleghi di giunta che hanno ricevuto minacce, addirittura di morte. Il confronto, il dialogo e il buon senso devono sempre prevalere.”

Le parole di Fedriga e Anzil.

“Ogni forma di intimidazione – ha detto il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga esprimendo solidarietà a Venanzi e Marchiol – è inaccettabile e va condannata con fermezza. Le istituzioni e i loro rappresentanti devono poter svolgere il proprio ruolo in un clima di rispetto e confronto
civile, mai di odio o violenza
. Mi auguro che le Forze dell’ordine facciano piena luce sull’accaduto e che la comunità friulana, da sempre esempio di equilibrio e dialogo, respinga con decisione simili comportamenti”.

Al governatore, si sono aggiunte le parole del suo vice, Mario Anzil: “Si tratta di un atto ingiustificabile che condanno con fermezza, così come deve essere esecrato da tutte le persone
civili, senza distinzione di credo politico
. Piena solidarietà agli amministratori e alle loro famiglie per l’inquietudine che ne è derivata”. “La vita democratica si regge sul confronto delle idee – ha continuato -. Le critiche in politica sono sempre ammesse, possono alle volte essere severe, anche polemiche e sicuramente si può usare il sarcasmo e l’ironia. Quello che non è mai ammissibile sono le minacce e ogni forma di violenza, che vanno respinte e condannate senza indugio, senza distinguo e senza giustificazione alcuna”.

Condanna unanime dal Consiglio regionale e non solo.

Le minacce a Venanzi, Marchiol e Dazzan hanno suscitato reazioni immediate e trasversali a livello regionale. Mauro Di Bert, consigliere del gruppo “Fedriga Presidente”, ha definito gli episodi “azioni vili e inaccettabili che nulla hanno a che vedere con il dibattito democratico” sottolineando l’importanza di difendere la politica come luogo di dialogo e rispetto, e ringraziando le forze dell’ordine per il loro impegno.

La consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle) ha ribadito che minacce e intimidazioni, sia verbali sia scritte, rappresentano atti gravissimi che devono essere condannati, evidenziando la necessità di garantire agli amministratori la massima libertà nel loro ruolo. Furio Honsell di Open Sinistra FVG ha aggiunto che episodi del genere minano la libertà di chi serve la cosa pubblica e richiamano tutti a una maggiore responsabilità politica.

Anche Walter Rizzetto, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia ha sottolineato come colpire amministratori significhi colpire l’istituzione stessa, rimarcando che la democrazia si difende con il confronto delle idee, non con la violenza. La segretaria regionale del PD, Caterina Conti, insieme a dirigenti locali e consiglieri comunali come Rudi Buset e Iacopo Cainero, ha sottolineato che intimidazioni e minacce non fermeranno l’amministrazione e che è doveroso ribadire condanna netta da tutti, senza distinzioni di appartenenza politica.

Debora Serracchiani, deputata PD, ha definito i fatti “inquietanti”, evidenziando come episodi di questo tipo alzino l’asticella dell’aggressività nella vita pubblica. Il Gruppo Lega in Consiglio regionale ha condannato fermamente le minacce subite dai tre membri della Giunta, ricordando che la diversità di opinioni non può mai prescindere dal rispetto verso le persone.

Infine, la consigliera Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra) ha espresso piena solidarietà agli assessori, sottolineando come la violenza, in qualsiasi forma, non possa mai essere accettata né giustificata. Pellegrino ha richiamato l’importanza di una solidarietà unanime al di là delle appartenenze politiche, evidenziando che proteggere le istituzioni e chi le rappresenta è un dovere di tutta la comunità.

I consiglieri regionali del Patto per l’Autonomia – Civica FVG hanno espresso ferma condanna. Il presidente, Massimo Moretuzzo, ha sottolineato come tali atti colpiscano non solo i destinatari diretti, ma anche l’intera comunità, e ha rinnovato piena solidarietà ai membri della Giunta, richiamando all’importanza di un confronto politico rispettoso, basato sul dialogo e sulla civiltà.

Anche Roberto Novelli, consigliere regionale di Forza Italia, ha definito le minacce “fatti gravi da condannare senza esitazioni”, esprimendo solidarietà a Venanzi e agli altri membri della Giunta. Novelli ha sottolineato come, in una democrazia, il dissenso politico non possa mai superare i confini del confronto civile: colpire chi rappresenta le istituzioni significa colpire l’intera comunità. Ha quindi invitato tutti a recuperare toni e comportamenti adeguati, soprattutto nello spazio pubblico e sui social, dove la rabbia anonima rischia di minare le basi del vivere democratico.

Le associazioni economiche.

Al coro di condanna, si sono aggiunte anche le voci dei rappresentanti di categoria: il presidente di Confesercenti Udine, Roberto Simonetti, ha espresso vicinanza: “Le critiche ci possono stare se poste con garbo; mai, invece, è giustificata la violenza verbale. Come categoria esprimiamo sostegno e amicizia all’assessore Venanzi.”

Giovanni Da Pozzo, presidente della Camera di Commercio Pn-Ud e Confcommercio provinciale, ha aggiunto: “Minacce e intimidazioni sono segnali di un imbarbarimento sociale. Chi attacca con violenza verbale colpisce il senso stesso delle istituzioni.”