Al Museo di Storia Naturale di Udine.
Una giornata per parlare di cultura e viverla da vicino: sabato 27 settembre, dalle 9 fino al tramonto, il Museo Friulano di Storia Naturale di Udine si trasformerà in un grande teatro di confronto professionale al mattino e di un’esplorazione artistica nel pomeriggio grazie a “Zone di Contatto”, l’evento promosso dalla rete Intersezioni (Arearea, Circo all’InCirca, Etrarte, IoDeposito, PuntoZero e Quarantasettezeroquattro) che unisce formazione per addetti ai lavori e arte dal vivo aperta a tutti.
Mattina dedicata agli operatori culturali
La prima parte della giornata sarà riservata a imprese culturali e creative, enti pubblici e stakeholder interessati ad approfondire strumenti per far crescere il settore. Si parlerà di credito bancario per le attività culturali con lo Studio Minen, di trasformazioni culturali e strategie territoriali con Matteo Negrin di Hangar Piemonte, di partenariati pubblico-privati con Andrea Zucca della Fondazione Feltrinelli e di fundraising con Silvia Aufiero di TerzoFilo. Tra un intervento e l’altro ci sarà spazio per il networking e per piccole performance curate da Arearea e Circo all’InCirca, che intrecceranno teoria e pratica.
Pomeriggio di arte e performance aperto a tutti
Nel pomeriggio, dalle 16, il Museo Friulano di Storia Naturale si trasformerà in un grande palcoscenico aperto a tutti, con un percorso artistico che porterà i visitatori tra performance di danza, circo contemporaneo, installazioni interattive e narrazioni sonore. Il Circo all’InCirca proporrà numeri di acrobatica aerea e manipolazione di oggetti tra le sale, Arearea presenterà Le vie di carta, una coreografia site-specific che trasforma fogli e cartoline in una trama narrativa, mentre IoDeposito esporrà opere che intrecciano memoria, natura e materia.
Il pubblico potrà anche interagire con Trasduzioni di Puntozero, un’esperienza immersiva fatta di suoni elettronici e vibrazioni, ascoltare i racconti di Silenzioso Sommerso Story di Etrarte e partecipare a 17 minuti di vocale dalla fine del mondo di Quarantasettezeroquattro, che mescola voce, dati e visioni della Generazione Z.
“L’obiettivo – spiegano gli organizzatori – è aumentare le zone di contatto fra operatori culturali, istituzioni e pubblico, creando spazi di dialogo e condivisione che facciano crescere la cultura in Friuli Venezia Giulia”.