Udine Retail per il futuro del commercio cittadino.
Il Comune di Udine segna un punto di svolta nella rigenerazione del tessuto commerciale urbano con la prima edizione ufficiale di Udine Retail. Per la prima volta, in un incontro concreto e strategico ospitato in Spazio Villalta, sono stati riuniti attorno allo stesso tavolo il mondo immobiliare, le associazioni di categoria, gli imprenditori, il franchising, i proprietari di immobili sfitti e i potenziali investitori. Si tratta di un’azione condivisa che dimostra come la collaborazione tra pubblico e privato possa generare una nuova forza per la rigenerazione dei centri urbani.
L’evento, ideato e coordinato dal Comune e dal Distretto del Commercio in collaborazione con Confcommercio Udine, ha visto la partecipazione di oltre 120 operatori locali e nazionali, comprese una ventina di realtà del franchising interessate a investire in città.
La giornata, dedicata al rilancio del commercio urbano, si è svolta in due momenti: la mattinata è stata impiegata per presentare dati importanti relativi al commercio, al turismo e alle potenzialità economiche di Udine; il secondo momento, novità per un evento pubblico mutuata da esempi consolidati del mondo imprenditoriale, è stato dedicato al matching one to one, con brevi incontri di venti minuti utili a presentare domanda e offerta e favorire il collegamento tra le parti.
Venanzi: “Un passaggio culturale importante”
Il vicesindaco e assessore alle attività produttive, Alessandro Venanzi, ha spiegato il significato di questa iniziativa: “Con Udine Retail rendiamo tangibile il lavoro costruito negli ultimi anni, trasformando dati e analisi in occasioni concrete per la città. Oggi abbiamo messo attorno allo stesso tavolo soggetti che raramente dialogano direttamente, dal mondo immobiliare alle associazioni di categoria, dagli imprenditori ai franchising, fino ai proprietari di immobili sfitti, e l’ampia partecipazione dimostra quanto siano numerosi e diversi gli attori che possono alimentare la rigenerazione urbana e del commercio in città. Questo evento segna un passaggio culturale importante.”
Venanzi ha poi evidenziato l’importanza dei dati: “Le strategie per il rilancio urbano devono fondarsi sui dati, sulle conoscenze e sull’ascolto del territorio, perché solo così si possono elaborare ragionamenti efficaci e azioni mirate. Udine può diventare un modello di riferimento per un commercio urbano sostenibile, innovativo e capace di adattarsi con intelligenza alle trasformazioni in corso”.
Udine polo attrattivo: dati e potenziale economico
L’analisi dei dati presentata ha messo in luce la capacità attrattiva del capoluogo friulano. In città risiedono poco meno di 100 mila abitanti (98.300 residenti), con un reddito medio annuo pari a 26.827 euro, leggermente superiore alla media regionale. A questi si aggiungono 15.000 studenti universitari stabili e una popolazione di 22 mila–35 mila city users mensili (pendolari, lavoratori, professionisti) che alimentano in modo costante la domanda di servizi.
Secondo l’analisi realizzata da Motion Analytica su dati Vodafone e Tagliacarne, Udine nel 2024 ha registrato 19 milioni di visite complessive, un dato che include tutti i flussi, dal lavoro al turismo. Il 74% di queste visite fa riferimento al territorio provinciale e regionale, mentre il 18% è di provenienza straniera, quasi interamente europea.
Inoltre, l’area dell’hinterland, calcolata su un raggio di 15 minuti d’auto dal centro e inclusiva di comuni come Tavagnacco, Pradamano, Pasian di Prato, Martignacco, Remanzacco e Campoformido, allarga la platea di persone potenzialmente coinvolte dalle logiche commerciali a un bacino reale tra i 150.000 e 165.000 residenti.
Il quadro degli spazi commerciali
Sul piano territoriale, la città mostra segnali positivi: l’80% dei locali con vetrina è occupato, con punte di oltre il 90% di occupazione nel cuore del centro storico. Tuttavia, restano più fragili alcune aree come via Grazzano, via della Rosta e tratti di viale Europa Unita, dove gli sfitti superano il 50%, e che oggi rappresentano il principale fronte della rigenerazione commerciale. Proprio dall’indagine degli spazi sfitti e dalle motivazioni sottese parte il lavoro di Udine Retail. La presenza di 93 locali storici attivi costituisce un patrimonio di grande valore per la continuità dell’esperienza urbana.
Turismo e Grandi Eventi
I flussi esclusivamente turistici mostrano un sentiment in crescita. Ad agosto 2025, i dati di percezione della città hanno raggiunto un sentiment medio complessivo di 86,5 punti su 100 (in crescita di 5 punti rispetto al 2024), con punte di 86,8 per le attrazioni turistiche, 89,03 per la ristorazione e 87,8 per la ricettività.
Questi risultati sono confermati dall’impatto dei grandi eventi: nella settimana della Supercoppa 2025, l’indice di gradimento generale è salito a 86,5, con un picco di 89 per il settore food and hospitality e un aumento del 10% delle transazioni elettroniche rispetto alle settimane precedenti. Anche le partite dell’Udinese Calcio portano oltre 415.000 spettatori stagionali, di cui fino a 145.000 da fuori provincia, mentre la APU Udine nel basket attira 50.000–60.000 presenze annue. Questi flussi, insieme al turismo congressuale e agli eventi di grande portata come Friuli Doc, alimentano costantemente bar, ristorazione e retail urbano.




