A Udine si riattivano due progetti per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti

Il Comune di Udine presenterà la domanda per la riattivazione dei progetti rientranti nell’ambito della rete nazionale del Servizio di Accoglienza e Integrazione (SAI), l’ex Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR). La riapertura riguarderebbe la cosiddetta “categoria ordinari”, comprendente adulti e nuclei familiari senza particolari vulnerabilità sanitarie titolari di protezione internazionale o di permesso di soggiorno per richiesta di asilo politico.

Cosa prevede.

L’obiettivo della progettualità – che prevede l’accoglienza, per un periodo variabile dai 6 mesi a un anno – è dare una risposta strutturata e coordinata a livello ministeriale al fenomeno migratorio, consentendo alle persone titolari di protezione internazionale (asilo politico e protezione sussidiaria) di proseguire i percorsi già avviati durante l’accoglienza nei Centri di Accoglienza Straordinari e di proseguire la propria integrazione mediante l’apprendimento della lingua italiana, la formazione, l’avviamento e l’inserimento nel mondo del lavoro.

II Comune di Udine, che ha aderito alla rete fin dal 2001, nel triennio 2020-2022 ha registrato l’accoglienza di 143 persone, tra le quali una famiglia con due figli minori, principalmente di nazionalità afghana e pakistana di età compresa tra 18 e 40 anni. Al termine del periodo 67 beneficiari soni usciti dal progetto per “integrazione socio-economica”, quindi con un contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato (nel settore della ristorazione, dell’edilizia e della carpenteria) che ha permesso loro di acquisire un’indipendenza economica ed abitativa.

L’ultimo progetto.

L’ultimo progetto presentato dal Comune riguardava il periodo 1 gennaio 2020 – 31 dicembre 2022 e, entro i termini previsti per la richiesta di prosecuzione, la Giunta comunale guidata da Fontanini il 31 maggio 2022 ha stabilito di non dare continuità al progetto, avviando il trasferimento dei beneficiari già in accoglienza. Sono quindi state predisposte le attività previste per la chiusura dell’iniziativa che, di fatto, si è conclusa a fine aprile 2023 in virtù della proroga concessa dal Ministero dell’Interno al fine di permettere ai beneficiari di reperire autonomamente una sistemazione alloggiativa.

La riattivazione.

II sistema finanziamenti previsti dal Ministero dell’Interno per i Comuni aderenti alla rete SAI prevedono, la presentazione, a seguito della pubblicazione di apposito Decreto, di una proposta progettuale, corredata dal relativo budget di spesa finanziato al 100%, di durata triennale da presentarsi antecedentemente alla fine del triennio. Pur non essendoci allo stato attuale indicazioni da parte del Ministero dell’Interno relative alla pubblicazione di Decreti finalizzati ad avviare nuove progettualità, il Comune invierà apposita domanda nella speranza che, in via eccezionale, si arrivi alla possibilità di autorizzare la prosecuzione del progetto SAI.