Addio a Mario Gollino, punto di riferimento dell’industria della montagna in Friuli

Mario Gollino è morto ieri a Tolmezzo.

È scomparso ieri a Tolmezzo, a seguito di una lunga malattia, Mario Gollino, figura di spicco e riferimento dell’industria in montagna, avendo ricoperto la carica di capo della Delegazione di Tolmezzo di Confindustria Udine dal 1993 al 1999, e poi di presidente del Co.si.lt dal 2016 al 2020. Avrebbe compiuto 80 anni il prossimo 31 ottobre.

Gollino aveva festeggiato a fine 2020 i 50 anni dello Scatolificio 4S a Venzone, storica azienda da cui è partita tutta l’avventura di successo del Gruppo Ondulati e Imballaggi del Friuli, da lui presieduto con scelte strategiche sempre lungimiranti.

“La lungimiranza di Gollino, però – sottolinea Anna Mareschi Danieli, vicepresidente di Confindustria Udine – non è stata messa a servizio del solo suo Gruppo aziendale. Non possiamo infatti dimenticare gli anni Novanta in cui è stato capo della Delegazione di Tolmezzo di Confindustria Udine: le sue battaglie per ridurre il gap competitivo tra il fare industria in pianura e farlo in montagna e per promuovere, attraverso un referendum poi perduto, la Carnia come quinta provincia del Friuli Venezia Giulia. Incessante la sua azione, incisivi e acuti i suoi pensieri, carismatica e trascinante la sua personalità per fare degli imprenditori della Carnia, della Val Canale e della Canale del Ferro una voce unica e orgogliosa delle proprie radici”.

“Avevamo un bel rapporto. Ci sentivamo periodicamente al telefono – racconta Nicola Cescutti, attuale capo della Delegazione di Tolmezzo di Confindustria Udine -. Era una persona seria, da ammirare per la sua esperienza imprenditoriale di successo, ma anche un interlocutore attento e di ampie vedute con cui era gratificante anche solo confrontarsi. È una grave mancanza per tutto il mondo industriale della montagna. Mi mancherà e ci mancherà”.    

Terminato il suo percorso associativo in Confindustria – per anni era stato anche capogruppo delle Industrie Cartarie – Gollino si era dato anima e corpo allo sviluppo del Co.si.lt, Consorzio di Sviluppo Economico Locale di Tolmezzo e del Carnia Industrial Park. E’ stato presidente del Carnia Industrial Park: nato quest’ultimo, per promuovere la crescita socio-economica della Carnia, area montana del Friuli Venezia Giulia, grazie all’azione di Gollino, il Carnia Industrial Park è diventato oggi un hub di aziende e servizi ad alto valore aggiunto impegnato nella creazione delle condizioni ideali per l’insediamento di nuove imprese e per lo sviluppo competitivo di quelle già esistenti, potendo contare su oltre 190 aziende insediate in tre aree industriali di competenza, Tolmezzo, Amaro e Villa Santina, per un totale di quasi 4.000 occupati.

In un’intervista a Realtà Industriale lo stesso Gollino si era poi soffermato a raccontare la sua storia di imprenditore, “nata per caso fra “quattro amici al bar di Portis” con la speranza di riempire con le proprie scatole almeno un cassone di “Lupetto” alla settimana. Lo Scatolificio 4S, fondato assieme a Elso Francescatto, Sergio Valent e Gianni Jesse, era arrivata poi in 50 anni a essere il principale gruppo del Triveneto nella produzione di imballaggi in cartone ondulato, con quattro stabilimenti che “sfornano” 70 “bilici” al giorno di scatole. Nel tempo, a seguito della morte prematura degli altri tre soci, Mario Gollino si trovò a dover guidare l’azienda da solo attraverso diversi mutamenti e notevoli difficoltà causate sia dai cambiamenti geopolitici ed economici indotti da eventi come la caduta del Muro di Berlino e l’ingresso dell’euro, sia dall’arrivo della temibile concorrenza della plastica.

Fino all’ultimo operativo in azienda, Mario Gollino ha mantenuto la presidenza dopo avere portato a termine un efficace passaggio generazionale. Dalla primavera 2020, la gestione è passata ai figli Federico e Stefano. Il primo, in qualità di amministratore delegato del Gruppo, segue gli stabilimenti di Villesse e Cormons (ex Scatolificio Goriziano), mentre Stefano dirige lo stabilimento di Carnia/Venzone. Nella compagine si è aggiunta, infine, un’importante partecipazione in un’azienda ungherese.

Lo stesso Gollino ricordava, poi, nell’ultimo quinquennio, di aver voluto elevare ulteriormente e consolidare con 23milioni di euro di investimenti, tasso tecnico per la progettazione e realizzazione del cartone e delle stesse scatole. “Con 60 milioni di euro di fatturato e 270 dipendenti – diceva -, siamo la prima realtà del settore in regione e leader nel Triveneto. Abbiamo, poi, in progetto ulteriori significativi investimenti nei nostri quattro nostri stabilimenti, ma stiamo anche studiando la possibilità di replicare una fabbrica come quella di Villesse, che oggi opera anche in varie zone d’Italia”.

Nelle sue parole traspariva profonda soddisfazione per quanto realizzato: “I sogni che avevamo 50 anni fa – diceva – sono stati largamente superati. Il nostro obiettivo è continuare a essere protagonisti dei cambiamenti e rimanere un punto di riferimento per il territorio, insieme a collaboratori che condividano passione, dedizione ed entusiasmo per il proprio lavoro”.

Gollino era però anche un uomo di sport. In più occasioni, pur tra mille impegni lavorativi, riusciva a trovare comunque il tempo per sciare o per camminare in montagna assieme agli amici di sempre.

È spirato all’ospedale di Tolmezzo al termine di una lunga malattia che ha affrontato, come da abitudine, con coraggio e fermezza, sostenuto dall’affetto dei suoi cari e da una profonda fede.