Dall’amore per Pesariis e per gli orologi si mette in gioco e apre un albergo

L’imprenditore Fabio Massaro punta al rilancio di Pesariis.

Pesariis è un piccolo gioiellino, un paesino fra le montagne della Carnia, in provincia di Udine. Novantuno abitanti, tutti pieni di energia. Siamo in val Pesarina, lontano da tutto o quasi.

Eppure c’è una magia che lo contraddistingue: è il paese degli orologi, nel Comune di Prato Carnico. Un’antichissima tradizione lo vede come luogo deputato alla creazione di orologi per torri civiche e campanarie, questo già a partire dal 1725. Gli orologi sono ancora più particolari se ricoperti da una coltre di neve: l’orologio ad acqua, a vasche d’acqua, ad acqua e vasi basculanti, e poi l’orologio calendario perpetuo, quello con carillon, e dei pianeti, a meridiana, planisfero notturno, a palette giganti. La meridiana orizzontale, la meridiana del 1770, l’orologio a scacchiera, a cremagliera ed anche l’orologio di Leonardo Da Vinci. Questa è storia. La realtà oggi è fatta anche di un nuovissimo relais.

Valtempo Relais, venti posti letto in una antichissima casa, completamente ristrutturata, di Fabio Massaro, un uomo innamorato di Pesariis, perché lì c’è nato. “Vivo a Verona – spiega –, ma il mio cuore è a Pesariis”. Un investimento e Pesariis può contare su una nuovissima struttura ricettiva dotata anche di un centro benessere. Camere accoglienti, silenzio, il tutto in armonia con la natura. “Il mio principale obbligo morale per questo paese è offrire posti di lavoro – spiega Massaro – e con questa nuova attività, pronta un anno fa e poi in stand by a causa del Covid, riusciamo a fare lavorare una famiglia del luogo, e questo mi riempie di orgoglio”.

Anche Massaro sulla scia della tradizione degli orologi ha creato alcuni modelli tutti in legno, da polso. Oggetti di grande valore intrinseco, e al contempo belli e raffinati. “La mia priorità è continuare la tradizione a Pesariis, ho investito, ci credo, non sono interessato al profitto – conferma –. Voglio far continuare a vivere questo il paese degli orologi”.