Ecco il presepe di Sutrio che incanterà il Vaticano, fatto a mano anche col legno di Vaia

Il presepe di Sutrio in Piazza San Pietro dal 3 dicembre

Una superficie di ben 116 metri quadrati su cui 18 statue realizzate a mano e illuminate da 50 punti luce racconteranno una natività sostenibile, creata dalla maestria artigiana e dal materiale di recupero, tra cui il legno della tempesta Vaia: il presepe di Sutrio, profumato di cedro, si prepara a incantare Piazza San Pietro a Roma, dove arriverà il 3 dicembre.

Forte di una consolidata e sempre attuale tradizione dell’artigianato del legno, l’amministrazione comunale di Sutrio aveva manifestato la propria disponibilità ad offrire ilpresepe per il tradizionale allestimento natalizio in Piazza San Pietro: una proposta accolta nel 2020 dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Da allora, nell’ultimo biennio, undici scultori del legno, artisti che arrivano da tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia, si sono dedicati all’intaglio del Presepe: ­sono gli artisti Stefano Comelli, direttore artistico del progetto, Padre Gianni Bordin, Andrea Caisutti, Corrado Clerici, Paolo Figar, Arianna Gasperina, Isaia Moro, Martha Muser, Hermann Plozzer, Renato Puntel e l’artista ucraino Oleksander Shteyninher, in Italia dal 1999.

Il presepe è stato realizzato nell’ottica della sostenibilità: nessun albero è stato abbattuto per fornire la materia prima; se la struttura complessiva è stata realizzata con 24 metri cubi di legno di larice, certificato Friuli Venezia Giulia, il legno utilizzato per le 18 statue proviene dalle risorse dei vivaisti attivi nei giardini pubblici o privati del comprensorio: l’essenza di cedro veniva piantumata più di cent’anni fa. La culla del Bambino è stata scolpita dal direttore artistico del progetto Stefano Comelli, con l’artista Martha Muser, nella radice di un albero sradicato durante la terribile tempesta Vaia: eco del passo di Isaia 11,1-10 “un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici”. La culla è infatti realizzata con materia prima di recupero: la struttura portante è formata da vecchie travi di stalla, mentre il vortice che abbraccerà il bambino è composto da rami e radici abbandonati all’indomani di Vaia, reperiti nei comuni di Sutrio e Paluzza.

Complessivamente, il presepe peserà 16,8 tonnellate. L’estensione della superficie della Grotta, sotto la cupola alta 5,65 metri, sarà di 41 metri quadrati. La superficie del palco sottostante sarà di ulteriori 75 metri quadrati. Come anticipato, saranno 18 le statue del Presepe di Sutrio, tutte di dimensione realistica: ogni personaggio brillerà grazie al progetto di light design a cura di Skirà.

Sarà rappresentata la Sacra Famiglia: Gesù Bambino, in un atteggiamento di amorevole serenità, avrà le fattezze classiche del neonato avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia. La Madonna sarà raffigurata in ginocchio, alla sinistra del Bambino Gesù, San Giuseppe, in piedi alla destra del Bambino, reggerà la piccola lanterna, simbolo di luce e speranza, che illumina Gesù. Il bue e l’asinello, con fattezze realistiche, saranno coricati a fianco di Maria e Giuseppe. Sopra la Natività, sulla cupola della grotta ad un’altezza di 7 metri circa, l’Angelo sarà presidio di luce per tutti.

Non possono mancare i personaggi che richiamano la tradizione del territorio: il falegname, riferimento immediato ai tanti artigiani che, nelle Alpi Carniche, hanno fatto del lavoro del legno la loro vocazione. E poi la tessitrice, che richiama il lavoro femminile di molte donne della Carnia, il Cramar, che partendo a piedi dal suo piccolo paese, e portando sulle spalle una cassettiera di legno, andava di villaggio in villaggio a vendere i prodotti artigianali della sua comunità.

Hanno sostenuto il progetto la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e PromoTurismoFVG, di intesa con l’Arcidiocesi di Udine. Il presepe di Sutrio resterà visitabile per tutti i fedeli in Piazza San Pietro a Roma, fino all’Epifania 2023.