Volontari in campo a Cividale per consegnare altre 22mila mascherine

Le mascherine saranno consegnate ai cittadini di Cividale.

Il Comune di Cividale scende in campo in vista della ripresa delle attività, acquistate 22 mila mascherine per i cittadini. Prevista per domenica 3 maggio una nuova imponente azione di distribuzione a domicilio.

“Alla luce delle attività che lentamente riprenderanno, fra le varie azioni in essere, – spiega il sindaco Stefano Balloch – abbiamo deciso di rafforzare l’intervento di sostegno alla sicurezza sanitaria dei cittadini tramite l’acquisto, da parte dell’Ambito, di 22.000 mascherine chirurgiche che verranno consegnate, in numero di due, a tutti i residenti di Cividale. Si tratta di uno strumento indispensabile per garantire a tutti la sicurezza nello svolgere le azioni quotidiane nel campo lavorativo, personale e ricreativo. Riteniamo fondamentale che ogni cividalese, dopo un periodo di quarantena così difficile, si trovi protetto e a suo agio nel tornare lentamente ad una normalità quotidiana”.

Domenica 3 maggio, dalla mattina presto, “venti squadre miste composte da volontari del gruppo comunale di protezione civile di Cividale del Friuli e operatori militari dell’esercito, 3° reggimento artiglieria da montagna di Remanzacco, – commenta Ballochpercorreranno la città e le frazioni con l’obiettivo di consegnare tutte le mascherine entro la serata. Complessivamente si prevede l’impiego di circa 60 tra volontari del GCVPC e militari”.

Le modalità sono le stesse già adottate per le precedenti distribuzioni: i volontari consegneranno le mascherine, in confezione chiusa, all’interno delle cassette della posta.

“Assieme alla mascherina verranno consegnate anche una mia comunicazione di saluto e vicinanza ai cittadini, – conclude il sindaco Balloch – un foglio informativo sulle attività realizzate ed in essere in questo periodo di emergenza Covid19 e infine un coupon per l’ingresso gratuito a favore di tutti i cividalesi al monastero di Santa Maria in Valle col Tempietto Longobardo e al Cips con le marionette non appena i musei saranno riaperti al pubblico. Un piccolo segno di vicinanza alle persone e di auspicio di normalità”.