I viticultori dei Colli friulani fanno squadra per le nuove sfide del mercato digitale

La nuova rotta illustrata a Corno di Rosazzo.

Il Gruppo viticultori dei colli orientali del Friuli in Corno di Rosazzo cambia il proprio statuto e “ammette” anche i soci non produttori. Una nuova strategia di sviluppo, quella di market place service per gli associati, finalizzata alla promozione e vendita dei vini dei soci che è stata illustrata dal presidente dello stesso gruppo, Demis Ermacora, durante un appuntamento organizzato la sera scorsa a Corno di Rosazzo.

“Si tratta di una soluzione – ha spiegato il presidente – che permetterà di accedere a canali distributivi e a servizi di logistica che, fatta in maniera individuale, non sarebbero raggiungibili. Per poterlo realizzare si è intervenuti con una modifica allo statuto per permettere l’entrata tra i soci anche di non produttori. Questo – ha chiarito – ha reso possibile la partnership con la ditta Eurobevande che con le sue competenze può dare la spinta necessaria per una capillare penetrazione nel mercato nazionale. Il nuovo entrato affiancherà i soci nella transizione ad un mercato digitale, organizzato e che punta sulla formazione dei professionisti che andranno a vendere il vino, inteso sia come prodotto che come ambasciatori del territorio”.

Raccontare le aziende.

Nel corso della serata non sono mancate riflessioni sul mondo del vino e della viticoltura. Ospite d’onore Febo Leondini, manager e formatore che ha svolto un’accurata analisi degli attuali scenari dei consumi e delle abitudini post covid. Si è parlato così della diminuzione del “turismo business” e dell’aumento dei prezzi. Ma anche della crescente digitalizzazione, per una miglior gestione degli assortimenti, e di ricerca di rendimenti di scala crescenti e nello sviluppo di piattaforme di intelligenza artificiale. Fondamentale, per Leondini, “puntare sull’importanza di raccontare le aziende, da come nasce un prodotto, far capire cosa c’è dietro una certificazione, cosa significa sostenibilità nei processi di produzione nel mondo del vino”.