L’accusa era di sesso con minorenne.
Un allenatore sportivo di 45 anni, attivo in una squadra del Friuli, ha patteggiato una pena di due anni di reclusione per aver avuto una relazione con una ragazzina di meno di 14 anni (l’accusa è di atti sessuali con una minore). La pena, sospesa condizionalmente, è stata emessa dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Udine.
L’inchiesta, condotta dalla Procura di Udine, ha avuto inizio su denuncia dei genitori della ragazzina. I familiari, insospettiti dal comportamento della figlia, perennemente assorta e con il cellulare in mano, hanno scoperto una fitta corrispondenza con l’allenatore, che andava oltre il semplice rapporto sportivo. Dalle chat e dagli sms sono emerse conversazioni e fotografie a sfondo sessuale.
Il patteggiamento proposto dalle parti ha portato a una condanna di due anni di reclusione con la sospensione condizionale della pena. Come condizione per tale beneficio, il 45enne dovrà sottoporsi a un percorso di recupero in una struttura specializzata, con relazioni periodiche da inviare all’Ufficio esecuzione penale esterna (Eupe).