Arrestati 9 passeur in una settimana.
Stretta sul traffico di migranti in Friuli Venezia Giulia: tra il 7 e il 13 maggio 2025, la Polizia di Frontiera di Trieste ha messo a segno una serie di operazioni che hanno portato all’arresto di nove passeur, accusati di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare. Gli arrestati – di diverse nazionalità – stavano cercando di far entrare illegalmente nel territorio italiano 28 migranti, tra cui un minore non accompagnato.
L’operazione si è svolta nell’ambito dei controlli rafforzati lungo il confine con la Slovenia, resi necessari dalla sospensione temporanea dell’Accordo di Schengen. Le attività si sono concentrate nei comuni di Trieste, Muggia, Monrupino e San Dorligo della Valle, principalmente nelle ore mattutine e pomeridiane. I passeur arrestati hanno tra i 22 e i 67 anni e provengono da Croazia, Georgia, Kosovo, Portogallo, Serbia, Turchia e Ucraina. I migranti accompagnati irregolarmente avevano invece origini da Cina, Egitto, Georgia e Turchia.
La “staffetta” per eludere i controlli.
Particolarmente significativa è stata la giornata del 12 maggio, quando gli agenti hanno eseguito quattro arresti: tre in flagranza per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, e uno su mandato d’arresto europeo emesso dalla magistratura tedesca.
In uno degli episodi chiave del pomeriggio, nei pressi del valico di Noghere a Muggia, due autovetture con targa italiana sono state fermate. Alla guida, un cittadino portoghese e uno turco: quest’ultimo trasportava cinque connazionali irregolari, mentre il primo svolgeva la funzione di “staffetta”, ovvero un veicolo apripista incaricato di segnalare la presenza di controlli lungo il tragitto. Entrambi sono stati arrestati.
I veicoli utilizzati – immatricolati in Austria, Croazia, Italia, Germania, Serbia, Slovacchia e Ucraina – sono stati sequestrati penalmente. Alcuni risultano intestati a imprese commerciali, altri a soggetti privati. Il minore non accompagnato è stato affidato a una struttura di accoglienza. Uno dei nove passeur arrestati è stato trasferito nel carcere di Gorizia, gli altri nella Casa Circondariale “Ernesto Mari” di Trieste.
Nella stessa giornata, sempre nell’ambito dei controlli al confine, è stato rintracciato anche un 48enne cittadino georgiano destinatario di un mandato di arresto europeo ai fini estradizionali. Il provvedimento, emesso lo scorso marzo dall’Autorità giudiziaria tedesca, è legato a una condanna per rapina organizzata a mano armata. L’uomo è stato identificato al valico di Fernetti mentre viaggiava a bordo di un’auto con targa polacca condotta da un suo connazionale. Dopo il fermo, è stato trasferito presso la struttura penitenziaria competente in attesa dell’estradizione.