Prosegue senza sosta l’attività della Polizia di Stato di Pordenone per il contrasto all’immigrazione irregolare e alla criminalità sul territorio. Il 22 e il 23 maggio, la Questura ha eseguito due espulsioni nei confronti di cittadini stranieri responsabili di violazioni delle leggi italiane sull’immigrazione e sull’ordine pubblico.
La prima espulsione il 22 maggio, disposta dal Prefetto di Pordenone, nei confronti di un cittadino ghanese. L’uomo era entrato nello Spazio Schengen con un visto di breve durata rilasciato dall’Ambasciata tedesca ad Accra, ma aveva poi prolungato illegalmente il proprio soggiorno in Italia per diversi mesi. A seguito della violazione, è stato emesso un decreto di espulsione ai sensi dell’articolo 13, comma 2, lettera b del Decreto Legislativo 286/1998. Ultimate le procedure amministrative, il cittadino è stato accompagnato dagli agenti dell’Ufficio Immigrazione alla frontiera aerea di Roma Fiumicino, da cui ha lasciato il Paese con un volo diretto verso la capitale ghanese.
Il giorno successivo, giovedì 23 maggio, la Questura di Pordenone ha eseguito, in collaborazione con il Comando Provinciale dei Carabinieri, l’espulsione di un cittadino serbo condannato dal GIP del Tribunale di Firenze per furto aggravato. Il reato, commesso nel gennaio scorso in concorso con due complici, aveva portato al furto di abbigliamento firmato di un noto marchio francese, per un valore superiore a 70.000 euro. In luogo della pena detentiva, il giudice ha disposto l’espulsione dal territorio nazionale, con l’avvertenza che, in caso di rientro illegale, l’uomo dovrà scontare la pena residua in carcere. Dopo il completamento delle formalità di rito, il cittadino serbo è stato condotto alla frontiera aerea di Venezia, da cui ha fatto ritorno a Belgrado.