Medici no vax del Friuli in Procura per far luce sui vaccini anti Covid

Medici no vax contro l’Ordine dei medici di Udine.

Correggere subito le posizioni ritenute non veritiere diramate dal presidente dell’Ordine dei medici di Udine in tema di presunta sicurezza dei ‘vaccini’ covid e dei medici non allineati. A chiedere la revisione immediata di quanto diramato ufficialmente dai vertici dell’Ordine udinese sono i medici riuniti nel sindacato Fisi (Federazione italiana sindacati intercategoriali) del Fvg i quali hanno messo a punto, con deliberazione unanime, una lettera aperta inviata all’Ordine dei Medici, al presidente, a tutti i sanitari della regione e anche alla Procura della Repubblica con la richiesta di apertura di un fascicolo per falso ideologico.

La lettera.

Ad anticipare il contenuto della missiva è il presidente Fisi del Fvg, Claudio Lucas: “Inaccettabili le affermazioni contenute nella relazione morale diramata a tutti i medici, in occasione dell’Assemblea ordinaria, da parte del presidente dell’Ordine il quale ha tacciato di non scientificità i medici che hanno assunto altre posizioni, frutto di analisi scientifiche, sulla questione covid, oltre che di mancata osservanza del Codice deontologico, di inadempienza verso la missione medica e altre accuse gravissime che non possiamo tollerare proprio perché siamo medici coscienziosi, attenti alla salute collettiva, del singolo e custodi della verità”.

I medici della Fisi del Fvg, nella lettera aperta, contestano, punto per punto, quelli che definiscono “attacchi contro coloro che hanno cercato e cercano di non nascondere le conseguenze di trattamenti non certo sicuri né tanto meno efficaci”, proseguono. 

Da tempo i sanitari riuniti nella Fisi stanno analizzando gli effetti correlati dei ‘vaccini’: “Continuiamo il nostro studio approfondito sulla documentazione inerente i sieri, dai bugiardini forniti dalle stesse case farmaceutiche, agli orientamenti espressi dalla magistratura giudicante, passando per le ricerche sugli effetti avversi e la recente pronuncia da parte della Corte suprema di New York”. 

L’ultimatum.

L’ultimatum recapitato a Gianluigi Tiberio, presidente dell’Ordine dei medici di Udine: “Corregga le gravi dichiarazioni irrispettose dello spirito del Codice deontologico in nome del quale ci muoviamo a difesa della salute pubblica”.