La confessione della mamma: l’omicidio risalirebbe a 7 giorni fa.
“Ciò ho fatto è mostruoso“. con queste parole Lorena Venier, 61 anni, ha confessato di aver ucciso e smembrato il figlio Alessandro, 35 anni. La donna ha ammesso in maniera chiara e dettagliata la sua responsabilità arrivando chiarendo anche quando è avvenuto l’omicidio: nella notte tra il 25 e il 26 luglio.
L’infermiera di Gemona avrebbe respinto l’ipotesi di futili motivi. Non ci sarebbe stata, ha fatto capire, una banale lite legata alla cena o a contrasti domestici superficiali, bensì ragioni più profonde, maturate nel contesto familiare e ancora da chiarire.
L’attesa per l’interrogatorio della nuora
Sul fronte delle indagini, resta in sospeso la posizione di Maylin Castro Monsalvo, 30 anni, convivente della vittima e coindagata nell’inchiesta. Il suo interrogatorio, previsto inizialmente per venerdì, è stato rinviato a sabato 2 agosto davanti al giudice per le indagini preliminari di Udine. Secondo quanto trapela, la donna dovrà chiarire se e in che modo sia stata coinvolta nell’omicidio e fornire la propria versione degli eventi. Gli inquirenti, al momento, mantengono il massimo riserbo.
Gli investigatori sono convinti che, nonostante la confessione, ci sia ancora molto da ricostruire: dalla dinamica precisa del delitto alla reale entità del coinvolgimento della nuora. Intanto, Lorena Venier rimane in custodia cautelare, in attesa delle prossime mosse della magistratura.