L’omicidio era avvenuto a Bicinicco nel maggio del 2024: la donna è accusata di aver ucciso Stefano Iurigh.
Si aprirà il 3 luglio davanti alla Corte d’Assise il processo a carico di Silvia Comello, 43 anni, accusata dell’omicidio volontario aggravato di Stefano Iurigh, avvenuto il 4 maggio 2024 a Bicinicco. La donna, originaria di Reana del Rojale, dovrà rispondere di un delitto efferato che ha scosso profondamente la comunità friulana.
La Procura contesta a Comello le aggravanti delle sevizie, della crudeltà, dei futili motivi e della minorata difesa. Secondo quanto emerso dalle indagini, Iurigh è stato colpito con oltre dieci coltellate all’interno della propria abitazione, prima che la donna gli gettasse addosso dell’acido muriatico.
Un gesto che la stessa Comello ha cercato di giustificare, affermando di aver “visto il demonio” nella vittima. Una dichiarazione che ha posto immediatamente l’attenzione degli inquirenti sulla sua condizione psichiatrica, oggi al centro del dibattito giudiziario.
Altro nodo centrale sarà quello relativo alle cause della morte di Iurigh. “Era già morto quando l’ho colpito“, avrebbe dichiarato la donna durante gli interrogatori. Anche se nel corpo della vittima era stata accertata la presenza di droga nel sangue, i risultati dell’autopsia avevano confermato che le ferite, concentrate principalmente nella parte superiore del corpo, a provocare la morte di Iurigh, così come era stato ipotizzato dalla prima ricognizione esterna del cadavere, effettuata direttamente sulla scena del crimine.