Ostacolava le ambulanze e fingeva di andargli addosso con l’auto: individuato e denunciato

In almeno 9 occasioni aveva ostacolato le ambulanze con l’auto.

E’ stato identificato e denunciato l’uomo che, in almeno 9 occasioni, ha ostacolato le ambulanze con manovre pericolose e fingendo di andargli addosso con l’auto. Si tratta di un cittadino italiano, classe 1982, residente a Pordenone, con numerosi precedenti di polizia. Il 43enne è stato individuato a conclusione delle indagini condotte da personale della Stazione Carabinieri di Pordenone, coadiuvato dalla Sezione Operativa del NORM della Compagnia di Pordenone e coordinate dall’Autorità Giudiziaria pordenonese.

Il pericolo per i sanitari e pazienti trasportati.

Secondo quanto emerso, l’uomo, per cause in corso di accertamento, a bordo della propria autovettura Lancia Delta di colore nero, in almeno 9 occasioni, e in più punti della città di Pordenone, avrebbe deliberatamente messo in atto condotte di guida pericolose finalizzate a ostacolare i mezzi di soccorso, tagliando loro improvvisamente la strada e, addirittura, fingendo di andargli addosso, per poi spostarsi all’ultimo momento, costringendo gli autisti a manovre repentine e difficoltose e ponendo in grave pericolo non solo i sanitari, ma anche i pazienti trasportati all’interno dei mezzi di soccorso. In alcune circostanze, avrebbe anche fatto uso di un puntatore laser, nel tentativo di accecare gli autisti dell’ambulanza.

Le indagini.

Identificato, a seguito di indagini, dai Carabinieri, è stato sottoposto a una perquisizione domiciliare delegata dall’Autorità giudiziaria, nel corso della quale gli investigatori dell’Arma hanno rinvenuto e sequestrato: un puntatore laser, compatibile con quello utilizzato durante gli episodi contestati; alcuni capi di abbigliamento che, comparati con le immagini delle telecamere di videosorveglianza, sono risultati corrispondenti a quelli indossati durante gli episodi denunciati. Sequestrati anche un tablet e due telefoni cellulari, contenenti registrazioni video, realizzate dallo stesso indagato, in cui documentava le azioni di disturbo messe in atto nei confronti delle ambulanze.

L’uomo è stato quindi deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Pordenone per le ipotesi di reato di “interruzione di pubblico servizio” e “violenza privata”, sia tentate che consumate. Le attività investigative proseguono ora per accertare l’eventuale commissione di altri episodi simili e per verificare se vi sia stata una diffusione del materiale audiovisivo sulle piattaforme digitali o social.

Il video.

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