Dalla ricreazione all’ora di ginnastica le scuole superiori di Udine prendono le misure in vista del nuovo anno

Le misure delle scuole superiori di Udine contro il Covid.

Nelle scuole superiori di Udine tutto è pronto per l’inizio dell’anno scolastico, dal distanziamento, agli orari di ingresso scaglionati, ai nuovi banchi con le rotelle. Scelte differenti per quanto riguarda l’attività fisica e l’utilizzo delle palestre, ma tutti d’accordo sul fare il possibile per mantenere le distanze.

Federico Valeri, professore e collaboratore del dirigente scolastico dell’ITI Malignani racconta: “Stiamo recependo le indicazioni che vengono prese dal Ministero attraverso la consultazione con il comitato tecnico scientifico. Il nostro istituto è particolarmente numeroso, compreso il personale docente e Ata, la difficoltà sta proprio nei numeri”.

“Stiamo valutando il funzionamento dell’attività ordinaria con entrata al mattino su più ingressi – continua Valeri -. Ridurremo gli spostamenti il più possibile. Una caratteristica del Malignani sono le attività di laboratorio fondamentali, essendo istituto tecnico. Stiamo progettando di lasciare sempre la stessa classe nella stessa aula, questo per tutte le classi del liceo. Le aule più capienti andranno alle classi più numerose e ci saranno anche le “isole” di banchi”. Resta obbligatoria, poi la disposizione dei banchi ad un metro di distanza bocca-bocca.

Dal governo indicazioni poco chiare, crescono le incertezze sulla riapertura delle scuole in Fvg.

Un’altra delle scelte effettuate dal Malignani è quella di modificare l’orario scolastico soprattutto per le sezioni terza, quarta e quinta, con un pomeriggio in più a settimana. In questo modo, al mattino ci saranno meno studenti nell’istituto.

“Abbiamo aderito al monitoraggio del Ministero per la richiesta di ulteriori banchi 50 per 70 nelle aule con il maggior numero di studenti – continua Valeri -. Questo tipo di banchi consente di accogliere nell’aula anche delle classi particolarmente numerose, da 27 persone”.

La situazione si fa complicata quando ad essere organizzate sono le mense e le palestre, i luoghi più a rischio. “Dobbiamo confrontarci con il gestore servizio mensa per organizzare – conclude Valeri -. La nostra sala mensa è molto capiente. Per quanto riguarda le palestre, che sono frequentate sia al mattino che al pomeriggio visto il numero degli studenti, stiamo organizzando l’utilizzo scaglionato degli spogliatoi”.

Niente attività fisica, invece, al Liceo Caterina Percoto, almeno fino a Natale e lezioni in parte in presenza e in parte in videoconferenza. Lo afferma la dirigente Gabriella Zanocco che racconta: “Noi iniziamo il 14 e 15 con l’accoglienza delle classi prime, in orario scaglionato con un genitore in aula magna. Abbiamo un orario provvisorio per settembre con le classi numericamente più piccole in presenza mentre quelle più grandi con la frequenza in presenza di metà classe, a turno, una settimana sì e una no. La metà classe che rimane a casa è collegata in videoconferenza in modo sincronico con le lezioni”.

Anche al Percoto sono stati richiesti i banchi monoposto. “Già da 5 anni in modo graduale abbiamo attivato una didattica mista 2.0 – continua Zanocco -, abbiamo anche banchi simili che creano l’isolotto, li distribuiamo”. Gli orari di ingresso saranno scaglionati, in tre gruppi: il primo entrerà alle 8, il secondo alle 8.50 e il terzo alle 9.40. Gli ultimi studenti completeranno l’attività didattica alle ore 14. “La ricreazione sarà svolta in classe con un insegnante e gli studenti resteranno seduti e ci sarà qualcuno a presidiare i bagni per evitare assembramenti” conclude la dirigente.

Al Liceo Giovanni Marinelli, i 1510 studenti coinvolti quest’anno entreranno da una dozzina di varchi, tra le 7.45 e le 8.15 del mattino. Lo spiega il dirigente scolastico Stefano Stefanel, che continua: “Ogni varco dà accesso a una bolla che contiene 4 a 7 aule, si accede alla bolla solo dal varco predisposto. Gli insegnanti saranno gli unici a spostarsi tra bolle e in mezzo ci saranno delle aule Covid a disposizione. Gli studenti con piccole patologie respiratorie potranno rimanere a casa e ci sarà la continuazione dell’attività di didattica a distanza compensativa e integrata”.

Nelle prime due settimane si procederà a regime un po’ lento, senza tutti gli studenti, per comprendere se igienizzazione e distanziamento funzionano. Le ore saranno di 60 minuti, senza ricreazione, ma a intervalli ci saranno 5/10 minuti di pausa per arieggiare le aule. “Le palestre le utilizziamo – conclude Stefanel -. Ci saranno anche attività particolari all’aperto, per recuperare scienze motorie, perché in palestra a causa del distanziamento non è detto che tutta la classe faccia attività. Ci saranno infine dei separé mobili per ampliare zone di spogliatoio”.