Vendono pellet online, ma è una truffa: raffica di segnalazioni per un sito con sede in Friuli

Decine i siti truffa di pellet: uno avrebbe una fantomatica sede in Friuli.

Con l’aumento del prezzo del pellet è allarme truffe anche in Friuli Venezia Giulia. Sono moltissime le segnalazioni da parte dei clienti truffati da alcuni siti che promettevano la consegna dell’ormai prezioso pellet a prezzi fin troppo convenienti.

Una truffa che non è sempre facile da smascherare anche ad un occhio più attento. In molti casi infatti questi portali fasulli utilizzano illecitamente i marchi di pellet più conosciuti per ispirare affidabilità nel possibile compratore. Ne sa qualcosa il marchio FireStixx, azienda tedesca con molti rivenditori in Italia, che da giugno sta portando avanti una vera e propria “battaglia” per cercare di oscurare alcuni siti falsi. Accanto al sito ufficiale infatti, in pochi mesi ne sono apparsi decine che si ispirano al loro nome tentando di trarre in inganno i compratori.

Un problema che riguarda da vicino anche il Friuli: buona parte delle segnalazioni delle persone truffate fa riferimento ad un sito che avrebbe una fantomatica sede a Tolmezzo, ovviamente inesistente.

Rispondiamo quotidianamente a centinaia di chiamate di gente truffata non sappiamo cosa fare – fa sapere l’azienda – . Abbiamo presentato denuncia qui in Germania, a Landshut ma le speranze che questi siti vengano bloccati definitivamente sono poche. Anche quando i siti vengono oscurati, dopo qualche giorno ricompaiono praticamente identici con un nuovo nome, simile al precedente”.

L’azienda sta cercando in tutti i modi di mettere in guardia i clienti e sul sito ufficiale è presente anche una “Black List” in continuo aggiornamento. “Ci teniamo, in quanto azienda madre, a difenderci poiché su Internet ci sono un sacco di recensioni negative nei nostri confronti. Ma ancor di più ci teniamo ad avvertire i nostri clienti di questi siti fake – ad oggi ne contiamo 4 praticamente clonati – ed invitarli a controllare più volte prima di cadere in questa trappola“, conclude l’azienda.

I consigli per difendersi dalle truffe.

  • diffidare delle offerte con prezzi irragionevoli o particolarmente allettanti, anche per mettersi al riparo da possibili contestazioni riconducibili al cosiddetto “incauto acquisto”;
  • affidarsi a operatori del settore seri, noti e riconoscibili, e a piattaforme ad essi riconducibili in modo chiaro e inequivoco;
  • verificare l’effettiva esistenza e la coerenza delle informazioni riconducibili al soggetto offerente, tra cui la validità della partita Iva, la ragione sociale e le attività dell’azienda, la coerenza delle coordinate di pagamento;
  • in caso di dubbi, è opportuno contattare telefonicamente l’esercente cercandone i contatti su altre piattaforme per verificare che non sia stato a sua volta vittima di un “furto d’identità”, come spesso accade;
  • verificare la coerenza dell’offerta con altre e ulteriori informazioni disponibili su diverse piattaforme. Ad esempio, può essere verificata la corrispondenza tra le immagini dei prodotti certificati ENplus® e le grafiche approvate disponibili sul relativo database: immagini d’archivio o difformità possono indicare la scarsa qualità della piattaforma di vendita;
  • compiere un’accurata ricerca online di eventuali recensioni ed esperienze di altri utenti, non trascurando nessuna piattaforma – inclusi, quindi, i social network.