Forse non tutti sanno che in Friuli c’è anche l’icona di un sultano

Il Santuario della Beata Vergine delle Grazie a Udine.

Il Santuario della Beata Vergine delle Grazie a Udine, in origine una chiesa dedicata ai santi Gervasio e Protasio, cambiò nome quando le fu donata un’immagine della Madonna, ritenuta miracolosa.
Questa icona apparteneva originariamente a Giovanni Emo, che era il luogotenente della Repubblica di Venezia in Friuli. Il quale l’aveva ricevuta in dono dal sultano di Costantinopoli/ Istanbul.
Il dipinto era ritenuto miracoloso, perchè la cuoca del luogotenente, che aveva subito un grave incidente alla mano era guarita invocando proprio quell’immagine.

Ma chi era Giovanni Emo, il ‘vero’ artefice della leggenda? Nato a Venezia nel 1419 fece una rapida carriera presso la Serenissima quale ambasciatore e militare, perorando la causa del leone alato presso le corti europee in chiave anti ottomana. Fu particolarmente attivo alla corte d’Ungheria presso il re Mattia Corvino e nelle (assai difficili) trattative con Maometto II e con l’Egitto per il rilascio di ostaggi veneziani di grande importanza diplomatica. Nell’ambito del Friuli fortificò l’Isonzo, nuovamente per limitare le terribili incursioni turche, lavorando in particolar modo alle difese di Udine e Gradisca. Morì, da militare, sul campo combattendo nella guerra di Venezia contro Ferrara. La sua arca funeraria è ancora presente, a Venezia, nella chiesa di Santa Maria dei Servi. Un frammento friulano in terra veneta, insomma.