Feste e balli nei primi anni del Novecento friulano

Fino a metà del Novecento, l’attesa tradizione delle feste e dei balli della nobiltà si svolgeva nei palazzi, nelle ville padronali, nei castelli e nei teatri. I balli popolari, invece, si tenevano soprattutto all’aperto in occasione delle feste patronali, delle sagre, delle vendemmie e di qualche festa speciale.

Un’occasione per stare in compagnia.

In queste occasioni, si ballava sul brear, praticamente una pedana recintata appositamente predisposta dall’organizzazione. Accanto al brear, c’era il palco per l’orchestra.

I ballerini, per raggiungere la pedana da ballo, dovevano passare sotto una corda tesa, dopo aver pagato l’entrata, che dava solitamente diritto a tre balli. Al termine della sagra, il brear veniva smontato, trasferito in un’altra località dove si tenevano feste popolari, sagre, fiere e il rituale era ripetuto.

Nel corso del tempo, non sempre il ballo fu tollerato dalla Chiesa. Nei teatri friulani, si iniziarono a dare balli attorno alla metà del Settecento.