Quei capolavori nascosti nei soffitti lignei dei palazzi del Friuli

I soffitti lignei in Friuli.

Spesso celati da controsoffittature e per molto tempo dimenticati dalla ricerca storico-artistica, solo recentemente i soffitti lignei dipinti sono divenuti oggetto di un sempre crescente interesse. Ed è proprio a questo argomento che è dedicato il prossimo appuntamento dei dialoghi in biblioteca, in programma mercoledì 21 ottobre alle 18 in riva Bartolini 5 a Udine. Ospite dell’incontro sarà il volume Soffitti lignei in Friuli fra Medioevo e Rinascimento di Francesco Fratta de Tomas, edito da Silvana Editoriale l’anno scorso. A dialogare con l’autore sarà il professor Enzo De Franceschi dell’ateneo friulano. La prenotazione dei posti è obbligatoria telefonando allo 0432 1272589.

Il volume presenta i risultati di una ricerca dedicata a quest’area e condotta presso il dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’università di Udine. L’analisi di oltre settanta cicli, collocabili cronologicamente tra i primi decenni del XV secolo e la metà del Cinquecento, ha permesso di precisare i caratteri di un fenomeno che ha avuto per protagonisti pittori e artigiani spesso di grande capacità, chiamati da famiglie di censo elevato allo scopo di impreziosire e rendere più sontuose le proprie dimore, manifestando al contempo la propria appartenenza sociale, giacché nella sequenza delle tavolette dipinte sono rappresentati i gusti e le scelte culturali del committente, i legami famigliari e politici, le occupazioni e gli svaghi del suo entourage. Iconografie un tempo destinate a veicolare l’immagine della casata e che oggi ci consentono di avere uno sguardo inedito e privilegiato su quell’universo domestico che, al presente, riusciamo solo a immaginare.

Francesco Fratta de Tomas è un giovane studioso formatosi al dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’università di Udine dove ha anche ottenuto il dottorato di ricerca con i professori Maurizio Grattoni d’Arcano e Giuseppina Perusini.