L’allarme di Confcommercio: “Serve responsabilità per non tornare al lockdown”

L’appello di Confcommercio per i pubblici esercizi.

Seguire le regole, utilizzare precauzioni e buon senso. E questo, per non fare un pericoloso passo indietro. È l’appello di Fipe Confcommercio, che si occupa del settore dei pubblici esercizi, nella prima giornata della “fase due”.

“La categoria è ripartita con una grande voglia di recuperare il lavoro perso e il rapporto con la clientela, oltre che di tutelare l’occupazione dei collaboratori. Ma in questo momento è fondamentale che tutti, imprenditori e consumatori, si dimostrino seri e responsabili. Il rischio, altrimenti, è di vanificare il lavoro fatto da Confcommercio Fvg d’intesa con il governatore Fedriga”. L’avvertimento è di Carlo Dall’Ava, presidente provinciale di Udine di Confcommercio Fipe. Il tema è quello del rispetto delle regole negli esercizi pubblici, una condotta determinante per non aumentare i contagi e dimostrare dunque che l’allentamento del “lockdown” è misura sostenibile sul territorio, anche in bar e ristoranti.

Siamo riusciti a evitare il protocollo rigidissimo e di fatto inapplicabile dell’Inail, ma ora è necessario che il cittadino collabori con il gestore in modo da evitare comportamenti sconsiderati, di cui tutti pagherebbero le conseguenze – aggiunge Dall’Ava -. Un messaggio da trasmettere anche all’estero, nell’auspicio che si possano al più presto rivedere i turisti stranieri in regione. La situazione ricorda in qualche modo l’epoca in cui fu introdotta la legge antifumo. In quell’occasione, ligi e inflessibili, dimostrammo grande serietà. Lo stesso dobbiamo fare in questi giorni fondamentali per una ripartenza economica che va obbligatoriamente adeguata a un contesto sanitario in cui il virus è ancora presente”.