Confini più “liberi”, riparte il turismo del pieno verso la Slovenia: i timori in Fvg

Il turismo del pieno dal Fvg alla Slovenia.

“Che i dati sulla vendita dei carburanti in Friuli Venezia Giulia non fossero vera gloria, con i confini chiusi, lo dicevamo già alla fine del 2020. Non comprendiamo, quindi, la sorpresa nel Centrodestra nel vedere il settore nuovamente in difficoltà”.

Lo affermano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo e Cristian Sergo, aggiungendo che “la chiusura dei confini avrebbe potuto essere quantomeno un’occasione per rivedere la normativa sugli sconti. Noi stessi chiediamo da anni un intervento organico in grado di promuovere un’area di armonizzazione fiscale che possa garantire una maggiore equità per tutte le categorie economiche che devono fronteggiare la concorrenza di oltreconfine”.

“Nello specifico dei contributi sui carburanti, le difficoltà che i benzinai stanno nuovamente vivendo – aggiungono gli esponenti pentastellati – confermano la necessità di un intervento non più differibile. Le proposte che abbiamo avanzato anche recentemente per l’introduzione di un tetto Isee e di cilindrata per beneficiare del contributo, vanno nella direzione di aiutare chi ne ha veramente bisogno e di intercettare le fasce che, prevalentemente, vanno a fare il pieno in Slovenia o in Austria”. “Siamo pronti a riproporle, nella speranza che si discuta del tema al più presto, possibilmente – concludono Dal Zovo e Sergo – puntando su veicoli elettrici e ibridi, nonché sulla riconversione dei distributori”.

Il consigliere della Lega, Diego Bernardis, rigetta però le argomentazioni dei pentastellati. “Non c’è alcuna sorpresa, soltanto molta amarezza per le polemiche infondate di chi sfrutta la situazione per sterile polemica politica e non propone alcunché di costruttivo”. “Ricordo – aggiunge – che diversi Comuni sono stati recentemente ricompresi in fascia 1 da questa Amministrazione regionale, dopo tanti anni di attesa. Anche la misura dei super sconti, applicata lo scorso anno per limitare il pendolarismo del pieno oltreconfine, è stata un’iniziativa fortemente voluta dal Centrodestra”.

“Inoltre, attraverso un ordine del giorno di cui sono primo firmatario, ho recentemente impegnato il presidente Fedriga e la Giunta – conclude Bernardis – a sollecitare il Governo nazionale a partecipare per la parte fiscale di sua competenza, affinché si possano attuare tutte le misure necessarie per bloccare la terribile emorragia di liquidità oltreconfine”.