Sviluppo economico, nasce il Consorzio della Venezia Giulia: “Urge fare sistema”

Conclusa l’operazione di fusione dei Consorzi di Monfalcone e Gorizia.

“Abbiamo raggiunto un obiettivo che ha un valore enorme per le prospettive di crescita economica del nostro territorio. Oggi possiamo dire che il futuro è veramente partito”. Così il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, commenta la nascita del Consorzio di sviluppo economico della Venezia Giulia, frutto della fusione per incorporazione tra il Consorzio di sviluppo economico del Monfalconese e il Consorzio di sviluppo economico locale di Gorizia.

I presidenti dei due sodalizi, Renato Russo e Gianluca Madriz, hanno sottoscritto davanti al notaio l’atto costitutivo. Il valore complessivo del Consorzio derivante dalla fusione per incorporazione è di 63 milioni di euro, di cui 50 di quello del Monfalconese e 13 di quello di Gorizia. Il 79,45 per cento delle quote è attribuito al Consorzio di Monfalcone, il restante 20,55 a quello di Gorizia. In seguito all’incorporazione, spetterà ai Comuni di Monfalcone e Gorizia rispettivamente il 30,50 per cento e il 16,11 per cento delle quote.

A gennaio sarà convocata l’assemblea del nuovo soggetto per l’integrazione degli organi sociali, con il cda che passerà dai tre dell’assetto delle due realtà a cinque. Trattandosi di incorporazione, i soci dovranno indicare i nominativi dei due componenti che si aggiungeranno al presidente Russo, alla vice Michela Ceccotti e al consigliere Marco Donda del sodalizio monfalconese.

“Il nostro territorio – conclude il sindaco di Monfalcone – è centrale rispetto al futuro economico della Regione e noi stiamo lavorando con grandissimo impegno su tutto quello che permette di accrescerne la competitività. Tutte le istituzioni devono fare sistema in quanto è una garanzia per non restare indietro rispetto ai tempi che cambiano e per assicurare i livelli occupazionali.

Concorda il primo cittadino di Gorizia, Rodolfo Ziberna: “Per essere competitivi e cogliere le sfide che ci attendono è quanto mai necessario per il nostro territorio fare sistema. Restare soli come zona industriale di Gorizia non ci avrebbe portato risultati, mentre fare massa critica con Monfalcone, la cui zona industriale è attrezzata, è quanto mai essenziale in quanto ci permette di ragionare in prospettiva”.

Grazie alla fusione le imprese isontine potranno contare su una maggiore competitività, in un contesto di realtà complementari, spiega il presidente Russo: “Con lo stesso spirito che ha portato all’integrazione dei Porti e delle Camere di commercio, per essere competitivi era importante procedere a questa fusione. In questo modo possiamo ampliare l’offerta commerciale dei Consorzi per rendere tutto il nostro territorio, nel suo insieme e con tutte le sue peculiarità, più attrattivo, grazie alla potenzialità del binomio tra Monfalcone con la sua posizione strategica e il mare e Gorizia più vicina al confine”.

Un punto di partenza per ulteriori sfide rimarca Gianluca Madriz: “Abbiamo agito ascoltando i nostri consorziati e guardando al futuro del territorio per garantire una prospettiva. Siamo orgogliosi di aver concluso un’operazione che era necessaria da tempo, per di più ci siamo riusciti in un momento complesso e complicato, quello del Covid, rispettando i tempi prefissati”.