Nuovo digitale terrestre, in Friuli in tanti rischiano di restare senza tv

Il passaggio al nuovo digitale in Friuli.

Da gennaio 2020 inizierà il percorso per portare il 5G in Italia, la tecnologia abilitante alla quarta rivoluzione industriale. Partirà, così, lo switch off graduale per il rilascio delle frequenze in uso alle emittenti televisive (a cui il Ministero dello Sviluppo Economico assegnerà nuove frequenze).

Questa fase di transizione, di due anni, andrà avanti fino al primo luglio 2022: per allora emittenti televisive e telespettatori dovranno essere pronti all’accensione del DVBT2, il nuovo standard tecnologico che aprirà le porte all’ultra HD e al 4K. Questo significherà anche che entro quattro anni le attuali tv digitali dovranno essere sostituite con quelle di nuova generazione oppure dotate di un decoder esterno.

Secondo le stime, lo switch-off andrà a interessare circa il 35% della popolazione italiana. Il governo ha, dunque, approvato nella scorsa manovra un contributo di 150 milioni di euro alle famiglie per facilitare questo passaggio di adeguamento all’entrata in vigore del nuovo standard per la trasmissione del segnale televisivo. L’incentivo andrà a chi deciderà di acquistare un nuovo televisore o un decoder per abilitare la ricezione del segnale.

Il Friuli si trova nella terza delle quattro aree in cui è stata suddivisa la diffusione, dunque sarà interessato al cambiamento delle frequenze dal primo settembre 2021 al 31 dicembre 2021. E già si parla di possibili disagi come accaduto con il passaggio dall’analogico al digitale.