Primi indennizzi in arrivo per i risparmiatori del Fvg travolti dal crac delle banche venete

Gli indennizzi per i risparmiatori Fvg dopo il crac delle banche venete.

Il semaforo verde è arrivato nella mattinata di oggi. La Commissione tecnica nominata dal Ministero dell’economia e finanze ha dato il via ai primi indennizzi per i risparmiatori traditi dal crac delle banche venete.

In arrivo nelle prossime settimane, per i primi 2.000 che avevano investito in azioni di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, i bonifici di ristoro per le perdite patite. In Italia sono 144.000 le istanze presentate, 38.000 delle quali processate dalla Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici, la società controllata dal Mef) al 7 agosto.

La Commissione tecnica, creata ad hoc, ha accolto l’istanza formalizzata a settembre dal Sottosegretario di Stato, Alessio Mattia Villarosa, e anche dal Movimento per i diritti dei consumatori, dopo che si era tenuta al dipartimento dei Rapporti con il Parlamento una riunione assieme ad alcuni membri della Commissione, del Governo e della Segreteria tecnica di Consap in cui avevano chiesto di potere procedere con i primi bonifici. Successivamente, la Ragioneria Generale dello Stato aveva dato il via alle procedure per rendere disponibile oltre 1 miliardo di euro, con gli ulteriori 500 milioni disponibili nel 2021.

“Dalle informazioni che abbiamo – svela Raimondo Gabriele Englaro, presidente del Movimento difesa del Cittadino Fvg – gli indennizzi saranno erogati all’intera platea di richiedenti entro 10/12 mesi“.

In Fvg, l’85% dei risparmiatori “traditi” è legato a Banca Popolare di Vicenza, la restante parte a Veneto Banca. “La perdita media – prosegue Englaro – sta nella forbice tra 27.000 e 35.000 mila euro per la Popolare di Vicenza e 18-23.000 per l’altro istituto. Le persone coinvolte sono 16.000, delle quali 4.000 per Veneto Banca e la parte restante per Popolare di Vicenza”.

Il Movimento difesa del Cittadino Fvg invita i risparmiatori che ancora non lo avessero fatto ad aderire all’azione collettiva risarcitoria promossa sia nei confronti degli ex amministratori dei due istituti bancari, ma anche al riguardo delle Società di Revisione delle banche.