Fiume Veneto isola felice: più nascite, popolazione giovane e sviluppo a misura di famiglia

Fiume Veneto in controtendenza: natalità in crescita.

In un Friuli Venezia Giulia dove la natalità cala e l’età media cresce, Fiume Veneto mostra numeri che raccontano un’altra storia: più bambini, una popolazione più giovane e una comunità che dimostra coesione e vitalità. I dati demografici del 2024, diffusi dal Comune, confermano una tendenza positiva costante che rende Fiume Veneto un caso “controcorrente”.

Un Comune che cresce mentre il Paese invecchia

Nel panorama della provincia di Pordenone, solo Fiume Veneto e Pravisdomini possono vantare un saldo naturale positivo, ovvero più nati che morti. Ma non si tratta solo di un dato simbolico: con 95 nuovi nati nel 2024, Fiume Veneto è il terzo Comune per numero assoluto di nascite dopo Pordenone e Sacile, centri ben più grandi. Rispetto al 2023, si registra un aumento di 17 nascite.

Il tasso di natalità si attesta ben oltre la media provinciale. Con oltre 8 nati ogni 1.000 abitanti, Fiume Veneto si colloca tra i pochissimi Comuni sopra i mille abitanti a superare questa soglia, al pari di Casarsa della Delizia e Pravisdomini. Per confronto, la media della provincia di Pordenone si ferma al 5,99.

Anche l’età media dei residenti, pari a 45,4 anni, è significativamente inferiore rispetto sia alla media provinciale (46,8) che a quella regionale (48,4). È un indicatore concreto di un ricambio generazionale attivo e di una popolazione più dinamica rispetto al contesto.

Coesione sociale e qualità urbana come leva attrattiva

Un altro elemento distintivo è l’equilibrio sociale. La percentuale di cittadini stranieri residenti è del 6,8%, ben al di sotto della media provinciale (11,2%). Non un dato da leggere in chiave esclusiva, ma piuttosto come il segno di una comunità integrata, identitaria e stabile, in cui i processi migratori avvengono in modo sostenibile.

Soddisfazione per i risultati arriva dalla sindaca Jessica Canton, che dal 2018 guida il Comune e rivendica una visione chiara e coerente: “Questi dati confermano una volta di più che Fiume Veneto è un Comune dove si vive bene, dove le famiglie mettono radici e dove il futuro è visto come una possibilità concreta”, commenta.

Secondo la sindaca, la chiave sta in un modello di sviluppo urbano non aggressivo, che ha evitato il consumo eccessivo di suolo privilegiando i servizi e la qualità della vita. Questa strategia ha mantenuto alto anche il valore degli immobili, sopra la media del territorio, rendendo Fiume Veneto attrattivo sia dal punto di vista residenziale che economico e sociale.

“Ma non ci fermiamo di certo – ha concluso la sindaca -: stiamo investendo con determinazione su infrastrutture, digitalizzazione, sport, cultura, edilizia scolastica, viabilità, grandi eventi. Tutti progetti che daranno ulteriore slancio nei prossimi anni e rafforzeranno ancora di più il ruolo di Fiume Veneto come Comune virtuoso. Questa è la direzione su cui continueremo a lavorare, con visione, responsabilità e impegno quotidiano, mettendo sempre al centro le persone e il bene comune”.