Strade e ferrovie, un programma di nuovi interventi per la Pedemontana Pordenonese

L'assessore regionale Amirante (terza da sinistra) all'incontro con l'Amministrazione comunale di Forgaria nel Friuli

In arrivo un programma di interventi per la Pedemontana Pordenonese. E’ questo quello che è emerso dall’incontro tra l’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio Cristina Amirante a margine dell’incontro avuto a Forgaria nel Friuli con il sindaco Pierluigi Molinaro e una rappresentanza della Giunta comunale. “Dall’incontro con l’Amministrazione di Forgaria sono emersi numerosi spunti su cui continuare a lavorare per rispondere alle necessità del territorio, con particolare attenzione ai temi della viabilità lenta e veloce“, ha commentato l’assessore Amirante.

Le ferrovie.

Tra i principali argomenti trattati figura il potenziamento della linea ferroviaria, al momento attiva soltanto per i treni storici e che, come ha osservato Amirante, “può diventare una risorsa anche per valorizzare l’attività cicloturistica. Stiamo dialogando in tal senso con Rfi per eliminare il passaggio a livello sulla Ss13 a Sacile, che attualmente impedisce di potenziare l’offerta del servizio. L’obiettivo è di garantire un servizio di trasporto pubblico locale attrattivo tanto per gli studenti e i lavoratori pendolari quanto per i turisti, con la possibilità per questi ultimi di trasportare le biciclette a bordo dei convogli e di godere di un collegamento rapido tra la ciclovia Fvg3 della Pedemontana pordenonese e la Fvg1 Alpe Adria“.

le strade.

Per quanto riguarda la viabilità stradale, sono state oggetto di attenzione la Sr41 detta “di Bottecchia” e la Sr177 Cimpello-Sequals. “Per la prima – ha comunicato l’assessore – è previsto un intervento della Regione per la sostituzione delle barriere laterali con nuovi guard rail più sicuri, a fianco alle opere già in programma in vista del prossimo passaggio del Giro d’Italia. Per la seconda ci stiamo orientando per un allungamento del tracciato lungo un percorso pedemontano (via Spilimbergo) anziché attraverso l’alveo del Tagliamento”.