Stanziati 36 milioni per i poli dello sci in Friuli: “Sbagliato costruire nuove piste”

Il Patto Fvg denuncia investimenti a fronte di perdite impianti sciistici.

“Quasi 2 milioni 400 mila euro è la perdita generata nel triennio 2017-2019 dai poli sciistici del Friuli-Venezia Giulia. Quattro su 6 generano perdite. Eppure, la Giunta Fedriga tira dritto e decide di investire 36 milioni di euro per potenziare l’offerta turistica invernale”.

La denuncia è del gruppo in Consiglio regionale Fvg del Patto per l’Autonomia, che ha presentato un ordine del giorno, poi bocciato dall’Aula, che impegnava la Giunta regionale a valutare con più attenzione gli interventi già in essere e futuri, chiedendo il parere di Arpa Fvg ed escludendo completamente l’ipotesi di nuovi impianti o piste sotto quota 1.500 metri.

“Nei 36 milioni stanziati dalla Giunta – spiega il capogruppo de Il Patto, Massimo Moretuzzo – sono compresi decine di chilometri quadrati di nuove piste. L’esecutivo regionale non ha specificato quanto di questo investimento andrà agli impianti già esistenti e quanto a nuovi. Lungi dal voler negare un sostegno a un settore in difficoltà, ci chiediamo se sia sensato farlo costruendo nuove piste, a maggior ragione in questo particolare momento segnato dal riscaldamento globale, che ha un impatto evidente sull’industria dello sci, anche nella nostra regione, al punto da far ritenere antieconomici gli investimenti per la promozione del turismo sciistico al di sotto di determinate altitudini”.

La storia dei fallimenti degli impianti sciistici nella nostra regione è sotto gli occhi di tutti – prosegue Moretuzzo –, frutto di investimenti sbagliati nel momento e nel luogo sbagliati, basati su un’idea di turismo che forse poteva dare speranza di sviluppo economico 50 anni fa. Oggi rimangono solo i rottami costosissimi da rimuovere, eloquenti testimonianze di inquinamento ambientale e di paesaggio. Evidentemente – conclude – la Giunta Fedriga non ha imparato la lezione. Ci chiediamo quale modello di turismo per la montagna abbia in mente, ma forse conosciamo già la risposta”.