Boom di medici a gettone in Fvg, una mazzata per le casse pubbliche

In Fvg, tutti gli ospedali usano medici a gettone.

Sono stati introdotti durante la pandemia, per tamponare l’emergenza, poi sono rimasti: i medici a gettone sono un fenomeno sempre più diffuso nella sanità pubblica, dove il personale scarseggia e sempre di più i dipendenti se ne vogliono andare.

E se si tratta di un fenomeno diffuso in tutta Italia, in Fvg raggiunge vette da record: secondo un’indagine della Società italiana della medicina d’urgenza (Simeu) relativa a giugno 2022, nella nostra regione ne fa uso il 100 per cento degli ospedali, un dato raggiunto solo da Marche e Molise. Per fare un confronto, in Veneto ne fa ricorso il 70 per cento degli ospedali, in Emilia Romagna il 37 per cento, in Lombardia il 35 per cento.

I medici a gettone (neolaureati, liberi professionisti, pensionati o professionisti che hanno abbandonato il servizio sanitario nazionale) sono usati dalla sanità per tamponare la carenza di personale, dovendo anche fare i conti con i limiti alle assunzioni.

Il problema, sollevato anche a fine 2022 da alcuni sindacati, è che costano di più dei medici strutturati, secondo una stima del Simeu oltre il doppio: un medico a chiamata può costare circa 800 euro a turno (ma dipende anche dal reparto); una cifra che in 21 giorni comporta un esborso di quasi 17 mila euro. Grottesco, per una sanità sempre a corto di denaro. Tanto che in Piemonte, come riportato oggi da La Stampa, la Corte dei Conti ha chiesto di mettere un freno al fenomeno.