Manca il personale: “Servizi Inps a rischio in Fvg”. La denuncia del sindacato

Il sindacato Uilpa Inps Fvg denuncia il mancato turnover del personale.

I servizi Inps in Friuli Venezia Giulia sono a rischio per la gravissima carenza di personale”. Lo denuncia, dati alla mano, il coordinatore Uilpa Inps del Fvg Carlo Paci portando alla luce “una situazione, secondo il mio modesto parere, a lungo non sufficientemente evidenziata dai direttori regionali che si sono succeduti nel tempo”.

“Nemmeno i politici conoscono le reali dimensioni del fenomeno –aggiunge Paci –. Il governatore della Regione Fedriga, a dire il vero, scrisse nel 2019 una lettera al presidente dell’Inps Tridico per lamentare il sicuro declassamento della sede di Trieste da cluster 2 a 3 già nel 2020. Tridico rispose che non sarebbe accaduto, promettendo la massima attenzione ai servizi per i cittadini e i pensionati, ma puntualmente Trieste è stata declassata”.

Quello che per i sindacati è ancor più grave è la mancata sostituzione del personale in quiescenza con risorse provenienti dall’ultimo massiccio concorso per consulenti di protezione sociale completato nel luglio 2019.

“In tutta la regione sono state previste solo 15 assunzioni, poi portate a 20 ed addirittura zero a Trieste con danni incalcolabili per l’impossibilità di creare l’imprescindibile ricambio generazionale necessario per tenere in vita la sede – denuncia ancora Paci -. Cosa succederà – si domanda – fra 2 o 3 anni quando le sedi non saranno più in grado di gestire le prestazioni principali con un’età media del personale vicina ai 60 anni ma con tanti lavoratori prossimi alla pensione di vecchiaia?”.

Secondo il sindacato, dal 2016 a oggi le sedi Inps della regione hanno perso ovunque oltre il 10% del personale. Le situazioni più critiche si registrano nelle sedi di Gorizia (27%) e Trieste (24%); seguono Pordenone (18%) e Udine (12%)

La situazione della sede di Trieste, che a fine 2021 scenderà a 69 dipendenti delle aree professionali dai 141 del 2012, anno dell’assorbimento dell’Inpdap, è dunque al centro delle preoccupazioni della Uil.