Culle vuote, il Fvg risponde con un maxi piano da 139 milioni per mamme e giovani famiglie

Bonus mamme e aiuti a favore di natalità e genitorialità.

Una manovra “choc”, l’ha definita il presidente Massimiliano Fedriga, contro le culle vuote: il Friuli Venezia Giulia vara un maxi piano da 139milioni nel trennio 2026-2028 a favore di natalità e genitorialità, tra bonus mamme e aiuti alle giovani famiglie.

Durante la discussione della Legge di Stabilità in Consiglio regionale, lo stesso Fedriga ha spiegato la portata della misura: “Il sostegno economico di 250 euro per i primi dodici mesi del bambino è un intervento di carattere generale rivolto a tutte le madri sopra i 30 anni, mentre il contributo di 500 euro è pensato per supportare la natalità in Friuli Venezia Giulia”.

Fedriga ha sottolineato che il rallentamento delle nascite è “un fenomeno culturale che sta interessando l’intero Occidente£, ma la Regione ha scelto di mettere in campo “un pacchetto di iniziative che possiamo anche definire choc per supportare chi in questo momento decide di intraprendere la strada della genitorialità“.

Le basi economiche della manovra

Il governatore ha ricordato che la disponibilità finanziaria attuale nasce dai nuovi accordi con lo Stato e da una gestione definita virtuosa: “Abbiamo a disposizione queste risorse grazie ai nuovi patti finanziari siglati con lo Stato e a una virtuosa gestione dei nostri bilanci”. Da qui lo stanziamento di 139 milioni destinati alle politiche per la natalità, fondi che secondo Fedriga “possono creare un vero e proprio effetto choc per la natalità e che speriamo vengano apprezzate dai cittadini del Friuli Venezia Giulia”.

Famiglia, formazione e inclusione al centro del progetto

Nel presentare la manovra, l’assessore Alessia Rosolen ha definito l’intervento un tassello di una strategia ampia che collega politiche per la famiglia, scuola, innovazione e inclusione: “Si tratta di un intervento organico, frutto di una visione che collega il sistema regionale ai più avanzati progetti internazionali, alle sfide dell’innovazione e alle esigenze concrete delle famiglie”.

Le misure per le madri: bonus mensili e contributo casa

Rosolen ha illustrato nel dettaglio il cuore della riforma: “È previsto un contributo economico per tutte le madri del Friuli Venezia Giulia pari a 250 euro al mese per i primi dodici mesi del bambino, che diventa di 500 euro al mese per le madri con meno di trent’anni”.

Per le più giovani arriva anche un contributo fino a 40mila euro per l’acquisto della prima casa, con Isee entro 35mila euro: “Si tratta di una misura che rappresenta un unicum in Italia e in Europa, perché l’immobile deve essere intestato o cointestato alla giovane mamma, favorendone l’autonomia economica. Per questi progetti – ha rimarcato l’assessore – abbiamo stanziato 82 milioni di euro nel triennio 2026-2028″.

Requisiti e contesto demografico

Per accedere ai contributi serviranno Carta Famiglia, Isee entro 35mila euro, dodici mesi di residenza continuativa e uno status occupazionale attivo o in formazione. La misura nasce anche per rispondere a dati allarmanti: “Oggi l’età media delle donne al primo parto è di 31,7 anni e il tasso di fecondità è di 1,2 figli per donna. Dati che ci impongono di intervenire con decisione”, ha osservato l’assessore.

Un sistema integrato di interventi già avviati

A queste risorse si aggiungono oltre 98,5 milioni già stanziati per il 2026 per misure ormai strutturali: l’abbattimento delle rette dei nidi, la dote famiglia, i centri estivi, il doposcuola, il sostegno alla genitorialità, l’abbattimento del mutuo alla nascita del terzo figlio, il bonus pensioni FVG e il pacchetto per l’autonomia dei giovani. “Abbiamo – ha aggiunto l’assessore – inoltre ampliato l’accesso alla dote per l’autonomia giovanile a chi risiede da almeno dodici mesi nella nostra regione, anziché ventiquattro”.

Lavoro, formazione e innovazione come leve per il futuro

Nel complesso, a famiglia, scuola, inclusione e formazione la manovra destina 262 milioni di euro, di cui 10 milioni dedicati alle politiche attive del lavoro per donne e giovani, oltre a risorse per l’alta formazione. “È previsto uno stanziamento aggiuntivo di 12 milioni nel 2026 per percorsi post-universitari sulle tecnologie innovative, emergenti, i dati e l’intelligenza artificiale”, ha detto Rosolen.
Sono confermati anche i progetti per le scuole di musica, i fondi per i materiali storici conservati negli istituti e il rafforzamento delle politiche per la disabilità.