Morti sul lavoro, il 2024 parte male per il Friuli Venezia Giulia

Il Friuli sopra la media nazionale per le morti sul lavoro.

Dal punto di vista delle morti sul lavoro, il 2024 per il Friuli Venezia Giulia comincia male: la nostra regione, infatti, è già in zona rossa, terza in Italia per incidenti fatali dopo la Valle d’Aosta e il Trentino Alto Adige, superando del 25% la media nazionale.

Secondo l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre sui dati Inail, solo nel mese di gennaio gli infortuni mortali sono stati 2 (ossia il 6,1% dei casi), con un’incidenza sugli occupati pari a 3,8 contro l’1,4 della media italiana. Nello stesso periodo dell’anno scorso, il Fvg era in zona bianca. La provincia più a rischio è quella di Pordenone: entrambi gli incidenti mortali, infatti, sono stati registrati là, fattore che porta l’incidenza sugli occupati in quel territorio al 14,7, la quarta più alta di tutto il Paese.

I dati nazionali.

“Nel primo mese del nuovo anno l’emergenza rimane e anzi si aggrava con due vittime in più rispetto a gennaio 2023 ha commentato il presidente dell’Osservatorio, Mauro Rossato -. Così la situazione diventa sempre più allarmante. E ciò che maggiormente colpisce in questa nostra mappatura è, da un lato, l’incidenza di mortalità più elevata tra gli over 65 e, dall’altro, l’elevato numero degli infortuni tra i giovanissimi fino ai 14 anni, che sono oltre il 10% del totale delle denunce di infortunio. E poi c’è il più che significativo dato relativo all’incidenza di mortalità dei lavoratori stranieri: quasi il triplo rispetto agli italiani”.

A finire in zona rossa a gennaio 2024 con un’incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 1,4 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori) sono: Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Umbria, Abruzzo e Calabria. In zona arancione: Sardegna, Lazio, Piemonte, Liguria e Sicilia. In zona gialla: Lombardia e Campania. In zona bianca: Veneto, Basilicata, Emilia-Romagna, Molise, Puglia e Toscana.

Sono 45 le vittime sul lavoro in Italia, delle quali 33 in occasione di lavoro (1 in meno rispetto a gennaio 2023) e 12 in itinere (3 in più rispetto a gennaio 2023). Ancora alla Lombardia va la maglia nera per il maggior numero di vittime in occasione di lavoro (6). Seguono: Trentino-Alto Adige (5), Lazio (4), Piemonte (3), Campania, Sicilia, Marche e Friuli-Venezia Giulia (2), Veneto, Abruzzo, Calabria, Valle d’Aosta, Umbria, Liguria e Sardegna (1). Ancora fortunatamente senza vittime: Emilia-Romagna, Puglia, Toscana, Basilicata e Molise.

Le denunce di infortunio totali crescono del 6,8% rispetto a gennaio 2023. Erano, infatti, 39.493 a fine gennaio 2023, nel 2024 sono passate a 42.166. Anche ad inizio del 2024 il più elevato numero di denunce totali arriva dalle Attività Manifatturiere (3.752); seguono: Sanità (2.112), Costruzioni (1.810), Trasporto e Magazzinaggio (1.778) e Commercio (1.703).