Treni, porti e il sogno della nuova idrovia: le proposte al tavolo per la ripartenza

Le proposte al tavolo per la ripartenza in Fvg.

Dall’idrovia litoranea veneta, in grado di collegare Fvg, Veneto e pianura padana, a un centro di promozione della sicurezza sul lavoro fino al potenziamento delle linee ferroviarie e collegamento porti-retroporti.
Sono, in sintesi, le proposte che il gruppo consiliare di Forza Italia presenterà oggi al Tavolo per la terza ripartenza del Friuli Venezia Giulia.

“Dal lavoro e dagli investimenti – spiega il capogruppo Giuseppe Nicoli – partono le azioni di ripresa e resilienza della nostra regione, con la sua vocazione manifatturiera innovativa e l’invidiabile posizione geografica, che la pone in un quadro di riferimento geopolitico di primaria importanza”.

I forzisti “con una visione del Fvg che guarda ai prossimi vent’anni”, pensano al territorio regionale come a una “grande area produttiva, collegata al resto d’Italia e dell’Europa con infrastrutture all’altezza, e non certo soltanto come un immenso, quanto sterile, piazzale di stoccaggio merci”.

Per questo motivo, per il gruppo consiliare di Forza Italia “è lungimirante la realizzazione di un Centro per la promozione della sicurezza e addestramento sul lavoro. È in corso la redazione di uno studio di fattibilità, finanziato dalla Regione grazie alla nostra iniziativa – chiariscono i forzisti –, per la sua realizzazione in un’area di 12 ettari, che comprenderebbe simulacri, piattaforme, simulatori e laboratori per una formazione completa sulla prevenzione dei rischi in ogni ambiente di lavoro, a servizio di lavoratori e imprese”.

Un’altra proposta riguarda la riscoperta, il rilancio e il potenziamento dell’idrovia litoranea veneta sistema fluviale e lagunare in grado, nelle intenzioni, di collegare Fvg, Veneto e Pianura Padana. “Una valida alternativa sostenibile, in certe condizioni – commenta Nicoli –, ai trasporti su gomma e rotaia, con finalità commerciali di trasporto merci e turistiche. Il progetto è unire Trieste e Venezia con una via d’acqua a sezione variabile, che presenti numerosi punti di banchina in corrispondenza dei nodi urbani, industriali e turistici, con l’utilizzo di imbarcazioni a zero emissioni. Una risposta anche alla necessità di collegare i retroporti industriali con i porti, aspetto a sua volta oggetto delle nostre proposte”.

Va in quest’ottica, infine, anche la modernizzazione della linea Trieste-Venezia, contemplandone la velocizzazione, ma soprattutto l’alta capacità, “abbattendo – conclude il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale – al contempo gli impatti ambientali e acustici”, e il raddoppio della Udine-Cervignano, che così “potrebbe esprimere le sue potenzialità per il trasporto merci da e verso il nord Europa. Ne gioverebbe, da queste opere, anche il ruolo di Trieste Airport in rapporto alla crocieristica”.