Contratti regolari e lavoro sicuro, eppure metà dei friulani non ama il proprio lavoro

Il grado di soddisfazione per il lavoro dei friulani.

Secondo l’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, basandosi sull’indagine BES-Istat 2023, in Italia 12,2 milioni di lavoratori dichiarano di “amare” il proprio lavoro, pari al 51,7% degli occupati complessivi. Le regioni più felici sono prevalentemente territori di alta montagna e realtà geografiche di piccole dimensioni, dove l’equilibrio tra lavoro, territorio e qualità della vita risulta particolarmente armonioso.

In cima alla classifica troviamo la Valle d’Aosta (61,7%), seguita da Trento (61,1%) e Bolzano (60,5%). Al contrario, le regioni del Sud registrano i livelli più bassi: Campania 41,2%, Basilicata 42,3% e Calabria 43,8%. Il Friuli Venezia Giulia, invece, si colloca a metà classifica con 53,5% di occupati soddisfatti, leggermente sopra la media nazionale.

Friuli Venezia Giulia: una soddisfazione lavorativa a metà

Con il 53,5% degli occupati soddisfatti, il FVG si posiziona nella media del Nord-Est (che registra il 53,5% a livello aggregato). In termini assoluti, si tratta di 294mila lavoratori che hanno dichiarato un buon grado di apprezzamento per la propria attività, considerando retribuzione, opportunità di carriera, stabilità del posto, orario di lavoro e interesse per le mansioni.

Questo posizionamento evidenzia un quadro moderatamente positivo, ma non eccellente: mentre alcune regioni alpine e piccole realtà territoriali mostrano un forte legame tra lavoratore e contesto locale, nel FVG la percezione di soddisfazione appare più condizionata da ritmi lavorativi intensi e carichi di stress.

Il benessere aziendale.

Oltre alla soddisfazione personale, l’Ufficio Studi della CGIA misura il benessere aziendale, ossia la qualità complessiva del lavoro e del contesto in cui esso si svolge. Questo indice considera elementi come la stabilità dell’occupazione, la regolarità dei contratti, il livello di istruzione rispetto alla mansione, il part-time involontario, il ricorso allo smart working, la partecipazione al mercato del lavoro, e la sicurezza sul lavoro.

Nel Friuli Venezia Giulia, il punteggio medio di benessere aziendale è 73,8, inferiore rispetto a Lombardia (82,5), Bolzano (78) e Trento (75,6), ma superiore alla media nazionale (66,3): in questa classifica, la nostra regione si piazza al sesto posto in Italia.

Occupati, soddisfazione e insicurezza.

Nel 2023, nel FVG 14% degli occupati aveva contratti a termine da almeno cinque anni, una percentuale superiore rispetto alla Lombardia (10,7%), Piemonte (12,4%) e Veneto (13,1%), che segnano i migliori punteggi in Italia. Il Fvg è quinto per questo sotto-parametro. La regione è ottava invece, per tasso di occupazione (20-64 anni) con il 73,8%, leggermente inferiore ai top 3: Bolzano (79,6%), Valle d’Aosta (77,3%) e Emilia-Romagna (75,9%).

La posizione peggiore del Fvg è relativa agli occupati sovraistruiti, ossia il 29,8%: un dato che ci piazza 14° in classifica, lontani dal podio occupato da Bolzano (16,3%), Lombardia (23,8%) e Piemonte (24,8%). Questo indica un possibile disallineamento tra formazione e mansioni svolte. bene, invece, sul fronte dei contratti di lavoro: solo l’8,6% in Fvg è irregolare, terzo posto in Italia dietro a Bolzano (7,9%) e Veneto (8,1%).

Un altro parametro positivo è quello della percezione di insicurezza dell’occupazione: il Fvg è sesto. Solo il 3,7% degli occupati friulani teme di perdere il proprio posto di lavoro. Qui, i tre migliori piazzamenti spettano a Bolzano (2,4%), Lombardia (3,1%) e Veneto (3,2%). La percezione di sicurezza rimane quindi abbastanza alta, pur con qualche margine di miglioramento.

Part-time, smart working e incidenti sul lavoro.

Il 7,5% degli occupati del FVG è in part-time involontario, cioè costretto a lavorare part-time per mancanza di opportunità a tempo pieno. Il dato è superiore alle top 3, ossia Bolzano (3,8%), Veneto (6,7%) ed Emilia-Romagna (7,0%). Lo smart working coinvolge l’11,4% degli occupati in FVG, in linea con altre regioni del Nord-Est ma inferiore a Lazio (20,9%), Lombardia (15,6%) e Liguria (14,9%).

Il tasso di mancata partecipazione, cioè coloro che non lavorano né cercano lavoro, è del 7,7% in FVG, ben al di sotto delle situazioni critiche osservate in Calabria, Campania e Sicilia. Infine, il FVG registra 8,0 infortuni mortali o con inabilità permanente ogni 10.000 occupati, superiore alle tre regioni più “sicure” ossia Lombardia (7,4%) Piemonte (7,5%) e Lazio (7,6%). La sicurezza sul lavoro è quindi buona.