Stop alla Riserva naturale della Val d’Arzino, bocciata la sua creazione: i motivi

Bocciata l’istituzione della Riserva della Val d’Arzino.

Via libera alle modifiche alla legge regionale 42/1996 in materia di parchi e riserve naturali. Disco rosso, invece, per l’istituzione della Riserva naturale della Val d’Arzino.

Lo ha deciso la IV Commissione permanente, presieduta da Mara Piccin (Forza Italia) e riunita a Trieste nell’emiciclo di piazza Oberdan, che ha espresso parere favorevole a maggioranza (nessun voto contrario, astenuti i rappresentanti dell’opposizione) al disegno di legge 144 di ispirazione giuntale.

Esito opposto, sempre a maggioranza, ha inoltre riguardato l’abbinato stralcio 141-01 sulla Val d’Arzino che, derivato da un emendamento che aveva visto prima firmataria la consigliera Santoro e stralciato dai proponenti a fine luglio in sede di assestamento, è stato votato dalla Commissione sotto forma di emendamento, proposto ancora da Santoro insieme al capogruppo dem Diego Moretti. Durante i lavori si sono aggiunte anche le firme dei pentastellati Mauro Capozzella e Ilaria Dal Zovo, del civico Tiziano Centis, di Massimo Moretuzzo (Patto per l’Autonomia) e Furio Honsell.

La bocciatura dell’istanza da parte della giunta è stata motivata richiamando le strategie legate alla rete ecologica europea Natura 2000 che non prevedono interventi singoli, ma solo attività coordinate.